Arne Jacobsen

BIOGRAFIA

Arne Jacobsen nasce nel 1902 a Copenaghen, ove studia alla Kongelige Danske Kunstakademi laureandosi in architettura nel 1927.

Per la Fiera dell’edilizia di Copenaghen presenta, nel 1929, “La casa del futuro” e intorno al 1930 apre uno studio a Hellerup.

Progetta casa Rothenborg di Ordrup e nel 1932 il residence Bellavista.

Nel 1935 lo stabilimento della casa farmaceutica Novo. Del 1937 il distributore di carburante per la Texaco.

Assurge a fama internazionale con l’ideazione delle villette a schiera a SohoIm. Nel 1949 progetta Munkegard, esemplare tra gli edifici scolastici.

Conduce una ricerca approfondita nei confronti dei compensati curvi, interessandosi alle sperimentazioni di Eames e Saarinen.

Nel 1952 la Fritz Hansen mette in produzione la 3100, cui Jacobsen affianca la 3107 del 1955. Dal 1955 al 1960 disegna lampade per Louis Poulsen.

Nel 1956 progetta il Royal Hotel della compagnia aerea SAS a Copenaghen.

Ne firma gli arredi che verranno prodotti da Fritz Hansen: Aegget (uovo), Svanen (cigno), Draben (goccia) e Gryden (ciotola). Dal 1956 al 1965 è professore straordinario alla Skolen for Brugskunst di Copenaghen, ove muore nel 1971.

 

ARNE JACOBSEN DESIGNER

Nel 1952 apparve la sedia a tre gambe di Arne Jacobsen, in cui schienale e sedile”, annota Karl Mang, “venivano pressati in un unico pezzo di legno compensato e poggiavano su tre gambe di tubo metallico.

Questa sedia fu una delle realizzazioni che riscossero maggior successo nel periodo del dopoguerra. Fondamentale per l’ascesa della ditta Hansen fu la coerente politica di design, che si basava su una stretta collaborazione tra architetti e tecnici”.

Best seller sul mercato internazionale, sin dal suo esordio, la sedia 3100 di Jacobsen segna un traguardo importante nell’arco evolutivo dell’azienda danese, fondata nel lontano 1872 dal falegname Fritz Hansen e retta con esemplare impegno dal discendente Soren Hansen.

Luciano Rubino scrive il racconto dell’ideazione di Jacobsen: “Dopo anni di lavoro professionale come architetto, durante i quali ha prodotto le sue case d’abitazione, i suoi nitidi edifici, le sedi comunali e soprattutto le sue indimenticabili scuole, ormai giunto alla maturità, inventa una sedia.

La possiamo definire un minimo per sedersi: le gambe sono in tubo metallico di sezione minima esattamente calibrata per lo sforzo da sopportare e per di più sporgente rispetto al sedile superiore in modo da permettere la più semplice e infinita delle sovrapposizioni tra più sedie.

Il sedile-schienale in legno laminato a strati successivi con doppia curvatura in maniera da possedere una forma fisiologica e al tempo stesso una elasticità eterna, ma sostenuta.

Mentre il sedile e lo schienale si allargano conformandosi fino ad bracciare la variabilità delle forme umane, nodo di congiunzione tra i due elementi si restringe dovendo unicamente assicurare l’elasticità reciproca;

il congiungimento tra gambe e sedile-schienale avviene tramite un punto di fissaggio con tre viti e tre cuscinetti di gomma che aiutano ulteriormente la generale elasticità, evoluzione diretta dell’idea di Eames-Saarinen per il concorso del Museum of Modern Art degli anni quaranta.

Qualcuno ha suggerito che la matrice di partenza sia stata la forma armoniosa di una viola o di un violoncello e se anche così fosse avremmo la presenza di un’idea musicale, che in tanta eleganza funzionale non guasterebbe”.

E Ornella Selvafolta, riguardo alla 3107, che deriva dalla 3100: “Nell’ambito del design danese degli anni 50/ 60, un posto particolare spetta alla sedia 3107 disegnata nel 1955 dall’architetto Arne Jacobsen e concretizzazione tra le più riuscite della sua particolare tendenza alla sintesi.

Questa sedia a quattro gambe venne e viene tuttora prodotta in milioni di esemplari con numerose varianti”.

la sedia 3.107
l’iconica egg chair
la poltrona swan

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