BIOGRAFIA
Luigi Caccia Dominioni nasce nel 1913 a Milano, ove nel 1936 si laurea in architettura al Politecnico.
Con Livio e Pier Giacomo Castiglioni, nel 1940, disegna il radioricevitore Phonola.
Nel 1949 con Gardella, Corradi Dell’Acqua e Magistretti fonda Azucena, per la produzione e la commercializzazione di mobili e oggetti d’arredamento, e nel 1953 disegna le lampade da terra Monachella e Imbuto.
Del 1958 è la poltrona Catilina, esemplare tra i suoi arredi. Con Achille e Pier Giacomo Castiglioni, nel 1960, disegna la sedia scolastica modello T 12 Palini (prodotta da Palini Industria del Legno) alla quale viene riconosciuto il Compasso d’Oro.
Del 1973 è il mobile Curvo per Azucena. Nel 1975 disegna le maniglie Montecarlo e Saint Roman per palazzi di sua ideazione a Montecarlo, che verranno prodotte nel 1979 da Olivari.
Del 1987 è la serie Gonzaga per Simon International.
Muore a Milano nel 2016.
LUIGI CACCIA DOMINIONI DESIGNER
“Mi è difficile, non consono, parlare di architettura degli interni in astratto, a prescindere dalle contingenze dei singoli progetti, dei dati reali, dei vincoli, cui presto sempre la massima attenzione“, dichiara Luigi Caccia Dominioni nell’articolo di Fera e Crippa apparso su “Domus” nel 1994.
“Non mi pare inoltre necessario definire con eccessivo schematismo se il primo arrivo delle mie riflessioni progettuali sia dato dai condizionamenti esterni o da quelli interni.
Certamente ho sempre ben presente quanto accade fuori dall’edificio, presto cioè grande attenzione alla luce, all’orientamento, alle viste, mentre di grado in grado, mi occupo degli spazi interni e degli ingombri di tutti gli elementi, dal tavolo, alla poltrona, al letto…
E’ essenziale oggi, nel sistemare gli interni di dimensioni tendenzialmente più ridotte anche nelle abitazioni più lussuose, dare vita a una sorta di gioco che stimoli curiosità e attenzione una sorta di vivacità di movimento che rende gli spazi in qualche modo grandiosi…
Il disegno di un elemento d’arredo ha implicato molto presto, per me, la produzione in piccole serie dei miei pezzi; avevo, in questo modo, la possibilità di controllare con rigore ogni parte dell’oggetto, che avrei poi usato, con tranquillità, nei miei arredamenti.
L’idea mi era maturata osservando la produzione degli architetti della generazione precedente alla mia: per loro, pur molto bravi, si trattava ogni volta di mettere a punto prototipi che, solo in seguito a precisa verifica, avrebbero portato avere ulteriori aggiustamenti”.
Scrive Renzo Orsini in riferimento alla serie Gonzaga, disegnata da Caccia Dominioni nel 1987 per Simon International:
“E’ veramente moderno ciò che è degno di diventare antico caso unico di mobile moderno di grandi dimensioni da collocare in un’ampia partite.
Prima di Gonzaga, per risolvere una simile esigenza in uno spazio dei nostri giorni non esisteva alcuna alternativa se non l’acquisto di un originale del Settecento, epoca che, nella sua magnificenza, aveva prodotto arredi straordinari, per grandi spazi.
…Il suo disegno ci confonde attraendoci in un continuo gioco di rimandi: un rigore che solo con la Modernità si è giunti a formulare nel ricordo del fascino notturno delle lacche cinesi”.
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