La storia a lieto fine di un perfetto ricorso storico del design.
Una coppia di progettisti, nella vita e nel lavoro, Ludovica + Roberto Palomba, ritorna (sessant’anni dopo Charles & Ray Eames) a ragionare su una particolare seduta a scocca “sospesa“.
Lo fa nel 2006, per Zanotta con questo straordinario progetto.
Una seduta a scocca, con sezione ridotta ai minimi termini, conformata sulla possibilità binaria di posizionare il corpo disteso, dunque come chaise longue, oppure semplicemente seduto, quindi come rigorosa poltrona modernista.
Il risultato a un mix sapiente di eleganza e iconicità, cioè Lama: la rilettura razionalizzata dell’archetipo progettata dai nostri miti americani nel 1948, quella famosa monoscocca organica con il buco.
Si, proprio lei, la chaise longue disegnata per un concorso del MoMA e a sua volta dichiaratamente ispirata alla morbida scultura di bronzo Floating Figure di Gaston Lachaise che riscrive oggi un nuovo equilibrio tra scocca e struttura disassata di sostegno, fornendo gli estremi per una classicità dei nostri giorni.
Elegantissima la versione in cuoio che aiuta a conservare l’inconfondibile disegno del perimetro, con la sua assottigliatezza.
Lama è un’icona di qualità e abilità artigianale unite al design, una chaise longue dall’inconfondibile disegno perimetrico: un vivace gioco di linee nette alternate a spigoli morbidi costituiscono la struttura in acciaio verniciato color grafite.
Lama è originale non solo per la sua forma ma anche per la sua imbottitura in poliuretano schiumato autoestinguente con molleggio su nastri elastici.
Questo elegante rivestimento sfilabile può essere oltre che in cuoio, in stoffa o pelle e garantisce alla poltrona il massimo del comfort.
E’ disponibile anche una versione da outdoor, un vivace susseguirsi di linee tese e morbidi spigoli modellati nell’acciaio.
Lama, in versione outdoor, mantiene inalterata la propria identità: le trasparenze dell’ordinato intreccio di pvc conferiscono al prodotto leggerezza e armonia, esaltando, attraverso la trama dell’incordatura, le ricercate forme della struttura.
Un elegante gioco di geometrie e materiali capace di sdrammatizzare un giardino importante o di valorizzare un anonimo terrazzo metropolitano.