Negli anni sessanta, il fascino di Magistretti per le possibilità di produzione industriale ha portato alla sua opera innovativa in plastica. In costante dialogo con esperti tecnici, ha conferito bellezza e dignità a un materiale moderno.
Nella sedia impilabile Selene (di cui hi scritto qui) e nelle poltrone Vicario e Gaudi, tutte prodotte da Artemide, Magistretti ha sfruttato la forza e la fluidità del poliestere rinforzato per produrre sedie scultoree, confortevoli e, grazie alla produzione industriale, convenienti.
Magistretti ha sviluppato l’innovativa gamba a forma di S per sopportare il massimo sforzo di trazione in modo aggraziato.
Queste sedie sono state tra i punti salienti della rivoluzionaria mostra del MoMA del 1972 “Italy: The New Domestic Landscape“, che ha messo in luce l’interesse dei designer italiani per incoraggiare uno stile di vita libero e informale.
La sedia Gaudì di Vico Magistretti è un capolavoro; è stata disegnata nel 1970 e prodotta per tre anni da Artemide, nota perlopiù come produttrice di lampade, ma che negli anni ’60 e ’70 ha realizzato numerose icone del design nel campo dell’arredamento.
La poltrona Gaudi è l’evoluzione del design della sedia Selene (di cui ho scritto qui); poiché i braccioli sono integrati nella costruzione a pezzo singolo, sono stati necessari dei fori negli angoli interni del sedile.
Prodotta in poliestere rinforzato con fibra di vetro “Reglar” stampato a compressione, la poltrona Gaudi è inclusa nella collezione di design permanente del Museum of Modern Art di New York.
Nel 2007 la ditta Heller l’ha rielaborata per sfruttare i nuovi materiali e le tecnologie avanzate per renderla più leggera, più resistente e impilabile.
La Nuova Gaudi è la realizzazione del sogno di Vico Magistrettied è un superbo esempio del modo in cui ha conferito bellezza e dignità a un materiale moderno.
Prodotta con lo stampaggio a iniezione avanzato, il nuovo design è sottile, elegante e confortevole.
La Nuova Gaudi è perfetta per l’uso in interni ed esterni.