A livello mondiale le ditte che producono i mobili dei grandi maestri si contano sulle dita di due mani; lo fanno perché hanno acquistato i diritti di riproduzione dagli eredi dei designer ed architetti. Parlo solo di mobili e complementi senza coinvolgere l’illuminazione.
I principali sono riconducibili a: in Italia B&B, Cappellini, Cassina, Poltronova e Zanotta, a livello europeo Vitra e Fritz Hansen, in America Knoll e Herman Miller. A questi si aggiungono pochi altri.
Già con il campionario di tutte queste ditte messe assieme copriamo gran parte del design mondiale dei maestri ma anche degli allievi.
Permettetemi una battuta (ma neanche tanto): praticamente ogni prodotto Ikea è letteralmente copiato (diciamo ispirato) da questo catalogo, quindi quando vi arriva il catalogo Ikea a casa, sappiate che di nuovo non c’è nulla!!
Oggi scrivo di Vitra che a catalogo ha le opere di due geni assoluti di cui ho già parlato qui.
Prima o poi sono convinto che Hollywood si accorgerà di Charles e Ray Eames e promuoveranno un film, sulla loro straordinaria vita.
Lei pittrice, lui architetto senza laurea, sono stati molto più di una coppia.
L’inizio della loro storia coincide da parte di lui con l’abbandono di una famiglia, moglie e figlia compresi, per lasciarsi rapire dal fascino di lei, Ray Kayser divenuta in futuro Eames.
Ray rinunciò al suo futuro nel mondo della pittura e del collage per dedicarsi al design con Charles.
L’obiettivo principale di questa geniale coppia di creativi fu la produzione in serie di mobili dal design ergonomico che sapessero rispondere alle necessità della società statunitense, colpita in successione dalla Depressione degli anni Trenta e dalla seconda guerra mondiale
Non voglio scrivere della loro vita ma devo assolutamente buttare giù qualche riga per descrivere le sedie che presenterò nel proseguo.
Nel proseguo del blog avremmo ancora modo di parlare di questa straordinaria coppia, ma oggi affronto principalmente le sedute che hanno prodotto.
Nel 1940 il MOMA di New York, si proprio quello, promosse il concorso “Organic Design in Home Furnishing”.
Charles, con l’amico finlandese Eero Saarinen, anch’egli designer passato alla storia, reinventò l’idea di sedia e presentò alla commissione il proprio progetto. Economica e modellata sulle forme del corpo umano, la seduta “Organic Chair” vinse il primo premio.
Al lato pratico però fu un fallimento. Non esistevano al mondo dei macchinari che potessero fabbricarla, cioè non esisteva una macchina che potesse curvare il compensato.
Nessun problema se la inventano (pensate alla portata mondiale della invenzione), nasce la “Kazam! Machine”, una macchina con delle resistenze elettriche che unite al vapore e a degli stampi curvavano il legno.
Da li a poco nascono la LCW e la DCW nel 1945, la DSW e La Chaise nel 1948 vera e propria scultura, la Eames Eiffel nel 1950, la eames lounge chair e ottomana nel 1956 (un vero must), lo sgabello noce nel 1960 ecc ecc
La lista è veramente lunga, le loro sedute sono tutte icone che hanno ispirato centinaia di designer.
Si accorgono che la produzione in serie delle sedie di compensato curvato, sono fuori dalla portata delle tasche della maggior parte della popolazione. Presero allora in considerazione la possibilità di utilizzare la plastica con l’aggiunta di fibra di vetro, più leggera ed economica del metallo e più lavorabile del legno compensato.
Ora, per logiche ambientali e costi di produzione non si usa più la fibra di vetro ma la sola plastica.
Così, tra il 1945 e il 1978 misero sul mercato più di 40 progetti compiuti, tutti caratterizzati da una ricerca di equilibrio tra perfezione tecnica e formale, tra estetica ed ergonomia.
Nel 1950 arriva la notorietà mondiale, vengono spesso invitati in TV ad illustrare le loro creazioni e l’America si arreda con loro, sono loro ad evolvere il design verso una produzione di massa; qui un filmato di una loro celebre comparsa in TV.
Attorno agli anni 50, arriva probabilmente la sedia più ambita dagli amanti del design è la Plastic Chair versione a dondolo (la rocker RAR); uno dei modelli più rappresentativi della produzione dei coniugi Eames che presenta una base a quattro zampe in metallo che poggia su due bilancieri di legno trattati con vernice trasparente.
Prodotta e distribuita da Herman Miller (in America, mentre Vitra in Europa) che ne compra i diritti di distribuzione nel 1946 (e fino al 1984 dava in dono la sedia ai lavoratori qualora diventassero genitori).
Alla prossima con questa sfavillante coppia.
Credits:
Servizio Fotografico: Mauro Corti freelance presso Arketape Studio. (foto di copertina e n. 8-9-10).
In copertina La Plastic Chair a dondolo (rocker RAR) 1950.