Per Ettore Sottsass, i primi anni Ottanta devono essere stati assolutamente unici e irripetibili.
In quel periodo aveva superato i sessant’anni di età, ma decise di reinventarsi o meglio di reinventare il design.
Ancora interessato ad esplorare, forme e luci, colori e ambienti, spazi e forme è pronto a scrivere nuove sceneggiature per nuove visioni.
E’ in questo clima che nel 1981, nel suo percorso incontra Zanotta, incontro dal quale nasce Cantone, elemento angolare che sovrapposto o accostato può originare tavoli o costruzioni come piccole ziggurat.
Una sorta di architettura domestica appoggiata su piedini evidenti o su basi più significative, perchè per Ettore Sottsass il “piedistallo” aveva un ruolo importante.
A caratterizzare Cantone, il famoso laminato plastico (Bacterio) nero su bianco, ideato per Abet Print, che si è guadagnato un posto di rilievo nella storia del design.
“Per me il design è un modo di discutere la vita. È un modo di discutere la società, la politica, l’erotismo, il cibo e persino il design. Infine è un modo di costruire una possibile utopia figurativa o di costruire una metafora della vita”.
Più che un pezzo d’arredo, Cantone è una scultura artigianale: tre ripiani a spicchio sovrapposti, una gamba d’angolo in legno laccato nero e sei gambe frontali in ottone argentato.
E come era solito dire Sottsass, Cantone rappresenta l’interpretazione moderna del classico angolare, una interpretazione, “sola come un monumento in piazza”.