La scimmietta Zizi dal muso bianco, realizzata in schiuma espansa di poliuretano marrone sagomata intorno a un nucleo di filo di rame intrecciato, può assumere una molteplicità di posizioni e contorcersi in altrettanti movimenti.
Appena uscita riscontrò un grande successo, e fece si che nel 1954 il suo designer, Bruno Munari, ricevesse il suo primo prestigioso Compasso d’Oro.
La scimmietta Zizi aveva in realtà un predecessore, il gatto di nylon realizzato nel 1949 e chiamato Gatto Meo Romeo.
La scimmietta Zizì, originariamente prodotta nel 1952 da Pigomma, è stata rimessa in produzione nel 2001 nella versione approvata da Munari nel 1997 da dell’Arredamento; nel 2013 la Permanente Mobili di Cantù ha acquisito i diritti di riproduzione.
Si dice che Picasso ne avesse una nel suo atelier, e che quando un interlocutore gli chiedeva che cosa fosse, era solito rispondere “E’ opera di un filosofo”: definizione piuttosto bizzarra se applicata a una commissione fatta da Pirelli a Munari per un design che dimostrasse al meglio il suo nuovo materiale, la gommapiuma.
Munari aveva iniziato la sua carriera negli anni Venti in pieno Razionalismo, interessandosi alla nuova era delle macchine e creando manifesti in stile futurista per i suoi clienti, quali Campari, Olivetti e Pirelli.
Col passare degli anni divenne artista, scrittore, designer, architetto, educatore e filosofo e negli anni Trenta si allontanò definitivamente dalle sue “inutili macchine”, dichiarando invece uno spiccato interesse per la razionalità, la snellezza, l’esattezza e l’umorismo, e nessun interesse invece per il lusso, ne tanto meno per ciò che era soggetto alla moda e transitorio, rispetto a ciò che poteva durare nel tempo.
Munari ebbe un grande ruolo nel riconoscere il valore della comunicazione indiretta tra designer e utenti, ed ebbe a dichiarare: “Chiunque utilizzi un oggetto convenientemente progettato avverte la presenza di un artista che ha lavorato per lui…nel tentativo di migliorare le sue condizioni di vita, di incoraggiarlo a evolvere il proprio gusto e il suo senso del bello”.
La scimmietta Zizi è stata l’ingegnosa applicazione di un progresso tecnologico a una forma allegra e un’inusuale risposta alle richieste della clientela.
L’aspetto e il carattere di questo giocattolo, che riflette la vivacità tipica di Munari, e il modo col quale esso invita a manipolarlo, hanno reso Zizi un design emblematico: coinvolgere l’utente e risvegliarne I’immaginazione era il modo tipico di Munari per condividere e sperimentare l’attività artistica.
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