Ogni designer di ogni paese del mondo in media ambisce ad avere almeno un oggetto in produzione con le grandi aziende storiche del design italiano.
In un gioco di riflessi e di identificazione reciproca, con l’obiettivo comune dell’innovazione di prodotto, che riesce però bene solo in alcuni casi, quando cioè l’intesa tra designer e produttore è completa.
Succede nell’incontro di B&B Italia con Edward Barber e Jay Osgerby, due designer inglesi che dall’inizio degli anni Novanta, prima in Gran Bretagna e poi in Europa, si sono affermati con oggetti dall’apparenza minimale, ma fondati in realtà su uno studio attento di tecnica (in relazione ai diversi materiali), forma e proporzioni.
L’innovazione nel loro caso non sembra tanto di tipo funzionale, quanto formale, quasi sempre basata sull’effetto dato da un’idea semplice ma portata alle estreme conseguenze nella perfezione della realizzazione.
Così è per pezzi come il Loop Table (1997) per Isokon Plus, un tavolo/contenitore aperto formato da un anello di legno compensato curvato, o la lampada Tab Lamp (2011) per Flos, dove il disegno si concentra sullo schermo/riflettore regolabile in alluminio e ceramica.
Quando per B&B Italia iniziano nel 2011 a lavorare sul brief di una serie di tavoli da pranzo, Barber & Osgerby propongono diverse forme di basamenti per un piano sempre circolare.
Tra queste, la scelta di progetto si orienta sulla variante a due o tre “pinne” disposte tra loro con diversi angoli, alla ricerca della stabilità per un tavolo che si presenta importante, sia per dimensioni che per materiali.
Progressivamente nella discussione con B&B Italia, vengono definiti questi due elementi trapezoidali verticali con la sezione oblunga, che li fa assomigliare a minerali consumati dal tempo.
Questa “mineralità” viene poi ben tradotta nei materiali reali: in una prima versione, il tavolo appare realizzato interamente in cemento grigio.
In realtà è composto di un piano in MDF finito a boiacca (un impasto semiliquido di cemento e calce), mentre il doppio basamento e costituito da due gusci cavi in resina poliuretanica ad alta densità, appesantiti da una zavorra in ghisa.
In seguito vengono realizzate una versione con gli stessi materiali e finitura laccata e una interamente in marmo. Infine viene anche prodotto come tavolo basso, con piano in legno composito e basamenti in legno massello di rovere.
L’ispirazione formate da cui il tavolo prende il nome (tobi-ishi e un tipo di pietra arrotondata che viene usata nei giardini tradizionali giapponesi) si traduce nelle tante versioni in altrettante variazioni sull’idea di un design organico.
Un design, che arricchisce la produzione B&B Italia di un originate elemento di novità ma per Barber & Osgerby non e tanto uno “stile” da ripetere, quanto una delle tante riuscite espressioni con cui riescono a diversificare l’immagine dei loro prodotti, mantenendo comunque una loro unità nella diversità.
E sicuramente la ragione principale del successo del Tobi-Ishi sta proprio nella sua espressività, che lo assimila alla semplicità di una scultura astratta dove forma e materiale stanno insieme in un equilibrio delicato, ma solo apparentemente, e per questo più interessante.