Moretta è la poltroncina prodotta da Zanotta disegnata da Bernard Marstaller nel 1917.
La struttura è scomponibile e disarticolata, in modo che possa adattarsi ad ogni tipo di superficie, tenuta insieme da fasce di tessuto disponibili o in Telastrong (100% cotone), o in cuoio, a scelta fra le varie tinte del catalogo Zanotta.
Anche lo schienale è inclinabile. Una poltroncina che nasce negli anni del razionalismo, esempio di eleganza ed adattabilità mantenendo comunque una grande funzionalità.
Esiste una precise stagione in cui qualcuno si e accorto della bellezza degli oggetti smontabili, ripiegabili, richiudibili, disarticolabili, che hanno in sé prerogative di economicità, flessibilità, praticità, e di altri accenti sulla a.
Oggetti come la poltroncina Oasis di Franco Legler, morbida rielaborazione di un oggetto “coloniale“, la Safari di Roberto Menghi, solida ed elegante nel suo movimento, la Lindapiù di De Pas, D’Urbino e Lomazzi, gemella coi braccioli della sedia Linda, entrambe silenziose presenze domestiche, oppure la branda pieghevole Sudanese di Gatti, Paolini e Teodoro, un lettino “da tempo” che entra nel mondo del design.
Quel qualcuno era ancora una volta Aurelio Zanotta, che già sul finire degli anni Sessanta aveva messo gli occhi su una modalità e un linguaggio di grandi potenzialità, pronti a essere riscoperti, e che nel giro di pochi anni arriveranno a essere presenti nel suo catalogo con decine di oggetti, compresa questa Moretta, poltroncina ormai più che centenaria di consolidate ed evidenti virtù.