Designer e artista irlandese Eileen Gray è stata uno dei pionieri che ha creato quello che oggi chiamiamo design moderno, il suo nome è pronunciato al pari di colleghi uomini come Le Corbusier, Mies van der Rohe e Marcel Breuer.
Una artista di epocale importanza, purtroppo dimenticata per un lungo periodo, ma poi tornata alla ribalta dopo il 1968 grazie all’articolo di Domus del critico Joseph Rykwert.
Il divano Lota, a due posti venne progettato negli anni Venti per l’appartamento di Madame Mathieu-Levy in Rue de Lota a Parigi, considerato come uno degli esempi più eclatanti e ben riusciti dell’architettura d’interni francese degli anni ’20.
Il Divano Lota ha un design semplice e geometrico, ma non per questo banale: la sua linea è moderna ed elegante allo stesso tempo.
La struttura del Divano Lota è realizzata in legno massello di faggio o pioppo, con il piano seduta formato da cinghie elastiche intrecciate e i braccioli sostenuti da due cassoni in legno laccati lucidi neri o bianchi e forniti di ruotine, che vengono assemblati al corpo centrale del divano.
L’imbottitura del Divano Lota è in gomma piuma rigida, con i cuscini delle spalliere e dei braccioli imbottiti in piuma d’oca e i sedili in piuma con inserti in poliuretano.
Il Divano Lota può essere rivestito in pelle o tessuto di vari colori, il rivestimento delle spalliere presenta una finitura con cucitura centrale a croce.
Il suo amore per la lacca è espresso dal suo uso sui cassonetti terminali: lacca nera sul davanti e sul retro e un colore a contrasto sui lati e sulla parte superiore.
I cassonetti che sostengono i braccioli sono realizzati in legno laccato al poliestere e sono dotati di ruote. In questo modo rimuovendo i cuscini e uno dei cassonetti, il divano può fungere da letto.
Come già per la poltrona Bibendum e il tavolino adjustable table e1027, anche per il sofà, titolare della licenza è la società londinese Aram Designs Ltd che ha concesso in licenza all’azienda tedesca Classicon, la distribuzione in alcuni paesi europei.