La sedia Model n. 939 (Side chair) di Ray Komai

Con un talento grandioso, il designer Ray Komai (1918-2010) ha costruito una carriera insolita.

Dopo essere stato liberato dal campo di Manzanar, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il giapponese nativo di Los Angeles progettò mobili, tessuti e riviste di notevole notorietà a New York tra gli anni ’40, ’50 e ’60.

Lasciò New York per progettare mostre e pubblicazioni per il Servizio di informazione degli Stati Uniti, promuovendo (ironia della sorte) il paese che un tempo lo aveva messo dietro il filo spinato.

Komai ha lasciato un bellissimo lavoro che offre una visione del rapporto tra design e nazionalismo.

Tra le sue opere più celebri vi è la sedia Modello n. 939 (Side Chair), realizzata in compensato in un unico pezzo e tenuta insieme con una piastrina di metallo sul retro dello schienale.

La sedia, è stata prodotta a Brooklyn nel 1949, utilizzando l’ultima tecnologia americana e messa in produzione dalla ditta dalla ditta J. G. Furniture System.

La struttura delle gambe invece è una classica struttura in acciaio alla quale è fissata la seduta in compensato curvato.

Anche se designer europei come Marcel Breuer e Alvar Aalto progettarono mobili in compensato negli anni ’30, furono gli americani Charles e Ray Eames, negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, a realizzare il pieno potenziale di questo materiale e a piegare un foglio di compensato in diverse direzioni.

La sedia di Komai aggiunge un sofisticato tocco antropomorfo: se la si guarda da vicino, il design della sedia suggerisce un volto umano.

La sedia Model n. 939 (Side chair) di Ray Komai per J. G. Furniture System

 

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