Nato in Francia nel 1927, Pierre Paulin è cresciuto nella città nord-occidentale di Laon e fin dalla tenera età è stato ispirato da due modelli maschili.
Suo zio Georges Paulin progettò autovetture per un carrozziere che lavorava con Peugeot, Bentley e Rolls Royce; e il suo prozio Freddy Balthazar Stoll era uno scultore e uno studente di Rodin.
La creatività dello zio e la maestria del suo prozio non solo hanno influenzato il percorso professionale di Paulin, ma anche le forme scultoree e tridimensionali che avrebbe poi prodotto.
Dopo la seconda guerra mondiale, Paulin ha frequentato l’École Camondo a Parigi, dove ha studiato scultura su pietra e modellazione di argilla, sviluppando la sua capacità di immaginare oggetti tridimensionali.
Il suo insegnante gli suggerì di unirsi al laboratorio di Marcel Gascoin, uno dei creatori della Union des Artistes Modernes (UAM), e lì apprese dell’estetica scandinava e del ruolo del design nella società.
Dopo la sua laurea, Paulin ha ottenuto un impiego presso i grandi magazzini Galeries Lafayette e lavorando nel servizio di decorazione d’interni, ha preso contatto con le opere di Charles e Ray Eames, Harry Bertoia e George Nelson.
Paulin iniziò a produrre e mostrare i propri mobili nel 1953 e rapidamente attirò l’attenzione di Thonet-Francia per la quale sviluppò una linea di scrivanie e sedie. Ha anche attirato l’attenzione di Kho Liang Ie presso Artifort e nel 1958 ha iniziato a collaborare con il marchio olandese.
Ha sperimentato forme e materiali, tra cui la nuova gomma piuma e il materiale per costumi da bagno “stretch”, e ha studiato la relazione tra il corpo e i mobili.
Paulin ha progettato la sedia Ribbon nel 1966, per Artifort. I contorni della forma fluida della sedia Ribbon, la seduta, i braccioli e lo schienale, sono avvolti in tappezzerie colorate o fantasie psichedeliche che le confersicono un appeal retro-futuristico.
La sedia Ribbon ha catturato l’atmosfera della fine degli anni Sessanta, tanto che la famosa residenza Elrod House, progettata da John Lautner, immortalata nel film di James Bond del 1971 Diamonds Are Forever, presenta tre sedie a nastro.
E’ un classico del design, accattivante oggi come quando Pierre Paulin la progettò nel 1966. Come tutte le sedute Paulin, fonde invenzione e innovazione industriale con l’esplorazione del comfort e delle forme organiche.
Il design come arte. Questo design classico di Pierre Paulin (1966) ed è tanto confortevole quanto unico.
Il nastro presenta una struttura in metallo con molle orizzontali rivestite in schiuma e tessuto elasticizzato. La base è in legno pressato laccato. La poltrona è esposta alla National Gallery of Victoria di Melbourne e al Museum of Modern Art di New York
Un design completamente imbottito a cui corrisponde una visione professionale e innovativa sulla ben nota forma a nastro.