Icona pop per eccellenza, lo sgabello Birillo di Joe Colombo per Zanotta (1971) è uno dei pezzi dal disegno futuribile e high-tech del repertorio indimenticabile del design storico made in Italy.
Entrato nel catalogo Zanotta più di 45 anni fa, Birillo resta uno dei celebri “evergreen” degli anni Settanta, che continuano a stupire ancora oggi.
Base in poliestere rinforzato in fibra di vetro e gamba in tubolare inox, rivestito in pelle nei colori bianco o nero, ha il sedile girevole, imbottito come lo schienalino.
Scelto come sgabello d’ispirazione “spaziale” sul set del celebre film-cult Blade Runner di Ridley Scott (1982), Birillo ha una forma antropomorfa, abbinata curiosamente (per quegli anni) all’uso di materiali modernissimi come i derivati dalla plastica e l’acciaio.
E se i Settanta hanno espresso, con vigore, innovazione e creatività nel cinema e nella letteratura, nella musica, nell’arte figurativa e nella moda, è nel design che i suoi prodotti industriali sono riusciti a generare le atmosfere più sorprendenti, in grado però di durare per decenni.
In un’epoca come quella, senza compromessi e sfumature, un genio creativo, un po’ scienziato un po’ poeta, come Joe Colombo (ha collaborato con Zanotta dal ’67 al ’71, anno della sua scomparsa) ha dato vita a pezzi, come il Birillo, che sfidavano la scienza, l’industria e l’immaginazione.
Con uno sguardo coraggioso verso le forme che il quotidiano avrebbe potuto assumere. Birillo è oggi esposto, dopo aver partecipato a grandi mostre internazionali (come “Inventing the future“, 2005), in otto dei principali Musei del mondo, tra i quali il Musée National d’Art Moderne del Centre Pompidou di Parigi.