Enzo Mari nasce a Novara nel 1932. Si forma studiando all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, dal 1952 al 1956. Dagli anni Cinquanta svolge l’attività artistica, con mostre personali e collettive in gallerie e musei di arte contemporanea.
Si interessa a vari aspetti del design tra cui alcuni la psicologia della visione e alla programmazione nel campo delle ricerche estetiche.
Nel 1973, avvia un programma di razionalizzazione produttiva coincidente con la progettazione di tre tavoli: cugino (e cuginetto), fratello e frate. Tutti e tre i tavoli sono ininterrottamente dal 1973 a catalogo Driade.
Sono tavoli, tutti caratterizzati dal piano in cristallo trasparente: è solo così che è possibile valorizzare la scabra essenzialità dei supporti in profilati metallici.
In ognuno di questi tavoli variano altezze, lunghezze, profondità e strutture e consentono una vasta gamma di utilizzo: pranzo, lavoro, studio…
Fin dall’inizio l’intento è dunque meta-tipologico: si tratta di piani di appoggio a funzioni varie, atti ad unificare ambienti di residenza.
Nel 1975 per la ditta Anthologie Quartett disegna il divano Pollena, che è uno dei primi mobili imbottiti completamente sfoderabile.
Un divano quindi completamente svestibile (lampo e velcron) per sostituire o lavare il tessuto.
Alle prese con un mercato ancora più tradizionale, Enzo Mari tende a razionalizzare gradualmente la produzione impiegando componenti strutturali uguali per risultati formali diversi.