Un maestro nato e cresciuto a Milano in una casa progettata da Piero Portaluppi, riempita da una collezione d’arte moderna italiana unica al mondo (raccolta dagli zii Antonio Boschi e Marieda Di Stefano), e che forse per questo ha sviluppato sensibilità e capacita di sentire e registrare, e poi nel tempo progettare, I’architettura degli interni.
Ambito dove si sposano, fondendosi, i pensieri sull’abitare, sulla decorazione, sulla pittura: per Alessandro Mendini, originando spazi deputati ad accogliere una ricerca pressochè infinita intorno alle tipologie più tradizionali degli oggetti di arredamento (poltrone e lampade, armadi e librerie, ma anche altre meno indagate, come vasi e soprammobili, specchi e cornici, arazzi e tappeti, porte e rivestimenti), in un dizionario personale che non ha eguali nella storia dell’architettura moderna.
E dove incontrare pezzi evidentemente eccezionali, come questa sedia-tavolo Zabro, emblematica anche net nome, lo stesso di un’azienda che ha spinto la storia del design un pò più in là.
Negli anni ottanta, Zanotta dà vita ad una stagione fatta di sperimentazioni, voluta proprio dal patron Aurelio Zanotta. Alessandro Mendini ricorda quel momento così:
“Negli anni ottanta le edizioni Zabro, che Aurelio Zanotta realizzò per la Nuova Alchimia, furono una notevole palestra di sperimentazione linguistica.
Il design italiano aveva a quei tempi superato il guado del contro-design, del design radicale e dei primi aspetti del post modernismo.
A me personalmente l’intensa esperienza di Zabro permise una concentrazione di molte ipotesi formali e concettuali, che Zanotta e Alessandro Guerriero trasformavano direttamente e molto in fretta in prototipi di mobili, oggetti e decori. Zabro è stata proprio la stagione conclusiva della parabola di Alchimia, resa possibile e legata alla sapienza artigianale di Zanotta.”
e poi,
“Questi mobili sono progettati e realizzati per servire, per svolgere una funzione precisa. Sono vere cassettiere, vere mensole, vere sedie, veri tavoli…la continuazione di una tradizione antica di mobili preziosi.”
Zabro (in edizione limitata e firmata da Alessandro Mendini) fa parte proprio di quel momento storico, è una sedia che può diventare tavolo e viceversa.
Il top e la seduta sono in legno laccato con decorazione policroma dipinta a mano, i braccioli sono rivestiti in pelle.
Bibliografia: Design: 101 storie Zanotta – SilvanaEditoriale