La Rag Chair non è solo un oggetto su cui sedersi: il corpus, composto da vestiti vecchi, ricorda l’insieme delle preziosissime carabattole dei senzatetto e dei profughi. Il mucchio di vestiti ordinatamente impilati viene tenuto insieme da stiscie metalliche. Ogni sedia è un pezzo unico: uno scrigno di ricordi.
La sedia è stratificata dal contenuto di 15 sacchi di stracci, una volta acquistata arriva già pronta all’uso ma l’utente ha la possibilità di riciclare i propri vestiti scartati per essere inclusi nel design; per realizzarla ci vogliono da 8 a 12 settimane.
La cosa interessante di questa sedia è che si può semplicemente inviare all’azienda tutti i vecchi vestiti e la ditta personalizzerà e provvederà a tutto l’assemblaggio. Se uno non ha vestiti da inviare, nessun problema la ditta penserà a recuperare analoghi abiti usati.
Deve essere interessante, se li avessi ancora potrei sedermi sulle mie camice a quadrattoni degli anni 90, o sui jeans consumati, o sull’abito della cerimonia di laurea, o su quella maglietta che adoravo e perché no su quel costume.
L’idea è sicuramente geniale, un ottimo esempio di riciclaggio, se non fosse per il prezzo assurdo di 3500 dollari.
La Rag Chair è stata progettata dal designer olandese Tejo Remy per Droog e Remy crea questi pezzi unici di arredamento, come abbiamo visto qui.