Bruno Munari (1907-1998) è stato un vero esploratore del mondo dell’infanzia. Per dare ai bambini un ambiente adeguato alle loro necessità, nel 1971 ha ideato ”Abitacolo”.
Una struttura modulare e multifunzionale che permette loro di leggere, lavorare, giocare, riordinare e, soprattutto, di creare e sognare! Il massimo in termini di funzionalità, con il minimo ingombro.
Nel 1971, Bruno Munari presentava in questo modo “Abitacolo”, che ha fatto la storia della categoria:
E’ un abitacolo, appunto, costituito da un telaio in acciaio elettrosaldato, corredato da un letto e accessori vari in materiali diversi.
E’ un posto dei giochi, del sonno, di studio e di svago, un ‘hortus conclusus’ infantile, trasformabile a piacere […] E poiché è una struttura, è pure facilmente smontabile, pronta ad assumere una nuova veste, correndo dietro alla fantasia…
E’ una struttura ridotta all’essenziale, uno spazio delimitato e allo stesso tempo aperto… E’ un modulo abitativo, un habitat, contiene tutti gli oggetti personali…
Uno spazio nascosto in cui la presenza del bambino rende superflui i mobili, su cui la polvere non sa dove posarsi.
E’ il minimo ma da il massimo. Numerato ma illimitato. L’habitat diventa l’ambiente adattabile alla personalità dell’abitante. Pesa 51 chili e può portare anche venti persone.
In Abitacolo tutto è modulabile, pronto per essere trasformato e rispondere alle necessità del bambino, seguendone la crescita, stimolando la sua immaginazione e il suo percorso verso l’autonomia.
I due piani orizzontali in rete sono regolabili in altezza.
Il ripiano a scomparsa serve da scrivania ed è regolabile in altezza, ma può servire anche da comodino o da tavolino basso, per fare merenda con gli amichetti comodamente seduti sui cuscini…
Questo ripiano può essere ripiegato e chiuso in un batter d’occhio, in modo da guadagnare spazio.
Sono previsti vari piani porta-oggetti: la rete in alto permette di sistemare gli oggetti ingombranti.
I due cestini e le quattro mensole (incluse) sono amovibili e possono essere collocate indifferentemente su entrambi i lati della struttura.
In dotazione, anche vari ganci: i bambini potranno appendere le bandiere dei pirati, il pigiama, il peluche preferito o la cartella…
I piccoli esploratori saranno contenti di scalare più e più volte questa struttura, di ispezionarla per nuove avventure (la struttura è predisposta per essere scalata da bambini: ed è quindi sufficientemente stabile e solida). Insomma un microcosmo.
L’idea principale di questo straordinario progetto, era quella di disegnare un nuovo spazio per i ragazzi, che permettesse ai fruitori di lasciare tutto in uno stato di ‘ordinato disordine‘ e sentirsi protetti dai giochi, dai libri, dagli oggetti familiari durante il sonno.
L’obiettivo fu raggiunto, e nel 1979 venne premiato con il Compasso d’Oro, per poi essere incluso nella collezione permanente del MoMa di New York.
Abitacolo era prodotto da Robots, che ha vinto la sfida in tempi in cui non si guardava alle strutture componibili dell’arredamento odierno tipo Ikea; abitacolo rappresenta un miracolo di design che ci ricorda quanto l’esperienza italiana ha saputo dare nei suoi anni migliori a questo settore.
Abitacolo, in sintesi è una struttura ludico-educativa che sarebbe riduttivo definire semplicemente un “letto”: è un progetto di straordinaria ed inesauribile contemporaneità.
Uno spazio delimitato e ben definito, ma al tempo stesso aperto, che si adatta perfettamente a chi lo vive, capace di aprire qualsiasi camera da letto alla più totale fantasia del ragazzo, con cui potrà crearsi un proprio mondo esclusivo, strutturandoloe arredandolo come più gli piace, senza essere imprigionati da soluzioni precostruite.
La società Rexite, ha acquistato i diritti da Robots ed ha iniziato a produrre nuovamente “Abitacolo”, che è posto in vendita ad un prezzo di circa 1.400,00 euro ai quali se si vuole, si possono aggiungere tutti gli accessori del caso.