Il designer belga Maarten van Severen, prima di affermarsi negli anni Settanta come designer, cominciò la sua carriera studiando all’Architectuurinstituut Sint-Lucas di Ghent.
Dopo aver lavorato per vari studi specializzandosi nella progettazione di mobili e interni, nel 1987 van Severen fondò infine un proprio laboratorio per mobili prodotti in serie limitata e semi-industriali.
I suoi primi design per mobili, in particolare i tavoli in acciaio e alluminio, lo fecero conoscere subito a livello internazionale, e le collaborazioni che da subito avviò con aziende come Vitra, Edra e BULO gli consentirono di accedere a materiali e tecniche produttive all’avanguardia, oltre che di presentare le sue opere a un pubblico molto vasto.
Accanto alla progettazione di mobili, van Severen si è occupato anche di architettura di interni. Nel 2003 ha progettato, assieme a Rem Koolhaas, la poltroncina per l’Auditorium di Oporto, in Portogallo, e un moderno sistema di scaffali per la Biblioteca comunale di Seattle, inaugurata nell’autunno 2004.
Uno dei suoi più importanti design industriali è stato la lampada U-Line, creata per l’azienda Light nel 1996-97. Con la sedia LCP (di cui ho scritto qui), van Severen si era già affermato per la sua estetica raffinata e minimalista, caratteristiche più che evidenti nella U-Line, la cui semplicità e linearità di forme ne valorizzano bellezza ed eleganza
Trattandosi di un oggetto funzionale è strutturalmente perfetta, in grado di offrire massima luce con alloggiamento, apparecchiatura e cablaggio ridotti al minimo.
Servendosi di materiali industriali, van Severen ha creato un oggetto semplificato e minimale da produrre in serie senza pregiudicarne forma, struttura o bellezza.
Grazie alle sue nozioni e alla comprensione dello spazio e del nostro rapporto con esso, e alla capacità di utilizzare gli oggetti al suo interno, Maarten van Severen ha lavorato al di fuori della sfera dell’industria tradizionale e il suo approccio personale è stato riconosciuto nel mondo del design internazionale.
I suoi prodotti, progettati come pezzi di microarchitettura, combinano la funzionalità con un design poco appariscente ed elementare.
Molti suoi pezzi di architettura di interni sono stati esposti in tutto il mondo, e gli sono state dedicate personali al Carnegie Art Museum di Pittsburgh, Pennsylvania, all’Industrie Forum Design di Hannover e al Salon du Meuble di Parigi.