Grazie a un sistema di molle e contrappesi, Vertebra è stata la prima sedia da ufficio al mondo in grado di rispondere automaticamente ai movimenti di chi la occupa, agevolando in questo modo coloro che trascorrono molte ore seduti.
È per questo considerata una delle prime sedie da lavoro ispirate ai principi dell’ergonomia (la scienza che cerca soluzioni di design basate sul modo in cui le persone utilizzano il proprio corpo) e il suo stesso nome fu scelto per esprimere lo stretto rapporto tra la schiena dell’utente e il movimento della sedia.
Attraverso le sue innovative caratteristiche, la sedia Vertebra introdusse un nuovo lessico nel mondo dei designer e dei consumatori, e fissò un nuovo standard in rapporto al quale da quel momento in poi ogni sedia da ufficio sarebbe stata giudicata.
In risposta al movimento di chi la occupa, il sedile e lo schienale si riposizionano automaticamente, eliminando la necessità di apportare regolazioni manuali.
Lo stesso termine “sostegno lombare” si diffuse contemporaneamente all’introduzione di Vertebra, in quanto sino a quel momento le sedie indicavano la posizione corretta senza offrire necessariamente un adeguato sostegno.
Il posizionamento di un perno posto tra sedile e schienale fa sì che nell’inclinarsi in avanti l’utente debba flettere solo la parte bassa della schiena.
E, quel che è meglio, quando ci si sposta in avanti la sedia si inclina sino a sei gradi, spingendo avanti lo schienale quando l’utente porta in avanti le gambe.
Oltre che nei tubi da 4 centimetri di diametro che sostengono lo schienale e nascondono il meccanismo che permette alla sedia di riposizionarsi, i meccanismi di Vertebra sono collocati principalmente sottola base della seduta.
Con la sua intelaiatura in tubolare d’acciaio e la base in alluminio pressofuso, Vertebra ha inoltre introdotto un nuovo lessico nel design di mobili.
Sedie di questo tipo oggi sono comuni, ma la Vertebra, che nel corso del tempo ha subito poche modifiche, è considerata ancora oggi un punto di riferimento, e ha ricevuto diversi premi di design. Con il loro lavoro Ambasz e Piretti inaugurarono dialogo che a trenta anni di distanza resta ancora vivo, così come attuale rimane la loro sedia Vertebra.
Vertebra è stata prodotta da Castelli.
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