L’aspetto quasi buffo, le morbide curve e le proporzioni compatte della sedia 4875 di Carlo Bartoli riprendono molto due famosi modelli precedenti della Kartell, la sedia impilabile da bambino del 1960 di Marco Zanuso e Richard Sapper e la Modello 4867 di Joe Colombo del 1965.
Tuttavia, diversamente da entrambe le precedenti sedie, stampate in ABS, la 4875 era realizzata in polipropilene, una plastica scoperta di recente.
Mentre l’ABS aveva dato alle sedie precedenti la stessa apparenza lucida conferita dallo stampo, il polipropilene era una plastica più versatile, più robusta, aveva qualità ingegneristiche ed era molto meno costosa.
Quando la sedia 4875 fu messa in produzione nel 1974, fu subito una delle sedie più economiche del suo genere immesse sul mercato.
Durante un incontro casuale con il fondatore della Kartell Giulio Castelli, Carlo Bartoli aveva espresso il suo desiderio di lavorare e sperimentare con la plastica.
Castelli lo invitò a perseguire il suo interesse alla Kartell e Bartoli iniziò a studiare meticolosamente la struttura delle sedie di Colombo, Zanuso e Sapper.
Utilizzò la medesima struttura a corpo unico che incorporava la seduta e lo schienale, ottenuta in un unico stampo insieme ai quattro alloggiamenti delle gambe.
Le quattro gambe cilindriche erano poi stampate separatamente.
Per sua fortuna, durante i due anni che gli occorsero a studiare e sviluppare questo design, fu inventato il polipropilene.
Kartell seppe sfruttare questo straordinario progresso avvenuto nel settore della tecnologia plastica e decise di produrre la sedia 4875 in questo nuovo materiale, aggiungendo piccole nervature sotto il sedile per rafforzare i giunti delle gambe, in ragione della minor rigidità del polipropilene.
Negli anni Settanta la plastica non era più di gran moda, così la sedia 4875 non raggiunse mai il medesimo status delle sedie precedenti prodotte da Kartell.
Mentre i suoi primi successi avevano infatti riflettuto il boom economico degli anni Sessanta, in cui l’ottimismo e la sperimentazione dilagavano e i materiali sintetici e i colori vivaci erano apprezzati, al contrario la crisi petrolifera del 1973 e la conseguente penuria di prodotti derivati dal petrolio condussero a una visione più cupa e a preoccupazioni di ordine economico che di colpo assursero al rango di vere e proprie priorità.
Nondimeno, la sedia 4875 divenne un bestseller immediato e fu insignita anche del Compasso d’Oro.