Alla fine degli anni Cinquanta la casa olandese Artifort prese un’importante decisione, ingaggiando in qualità di consulente estetico Kho Liang Le, designer visionario ed esperto di arte e di design che modernizzò radicalmente la collezione dell’azienda.
Ai mobili tappezzati secondo il tradizionale stile olandese se ne sostituirono altri, ispirati a una nuova concezione, a volte talmente rivoluzionaria da risultare un po’ troppo progredita persino per concorrenti arditi come Knoll International o Artflex.
La poltrona Tongue, di Pierre Paulin, precorse i tempi ed è un esempio di questa svolta. Paulin era uno scultore che nei primi anni Cinquanta, mentre lavorava per Thonet, sviluppò un interesse per il design di mobili. Soltanto quando Harry Wagemans lo invitò a unirsi a Artifort poté concretizzare le proprie idee.
La Tongue, comoda, impilabile e ultramoderna, per certi aspetti somigliante un materasso, dava un nuovo significato al concetto di seduta, suggerendo a chi la utilizzava la possibilità di abbandonarsi assecondandone le curve anziché mantenere necessariamente una posizione eretta.
A causa di questo concetto insolito, in apparenza scomodo, e alla sua originale forma, la poltrona inizialmente fu realizzata solo come prototipo.
Ma dopo che i tester dell’azienda ebbero trascorso una notte a riposare sui prototipi, divenne chiaro che la poltrona soddisfaceva le esigenze di una clientela d’avanguardia sensibile al design moderno.
Non è difficile intravedere lo spirito dei “figli dei fiori” in questa originale poltrona, la cui forma innovativa era resa possibile dall’impiego di tecniche produttive prese in prestito
dall’industria automobilistica.
La struttura di metallo era ricoperta di tela, tela gommata e uno spesso, comodo strato di gommapiuma.
Il tradizionale concetto di tappezzeria era radicalmente semplificato dall’impiego di una stoffa elastica con chiusura lampo che segnava la fine di una lunga tradizione di accurate e laboriose tecniche di tappezzeria.
La fodera era disponibile in una varietà di colori, il che rendeva una sedia facilmente adattabile a diversi interni, pronta a diventare il punto focale di una stanza.
In termini di forma, infine, la poltrona Tongue era decisamente rivoluzionaria per i suoi tempi, eppure, nel corso degli anni, la sua linea comoda che avviluppa il corpo ne ha confermato il successo.
A catalogo Artifort, prezzo 1.500,00 euro.
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