Dopo aver realizzato nel 1966 la Ball Chair, di cui ho scritto qui, Eero Aarnio (che troveremo molte altre volte nel proseguo di questo blog) decide di creare una evoluzione al suo fortunato modello ma molto più semplice ed essenziale se non altro all’arenza.
Con la Ball Chair era riuscito a creare un ambiente intimo, isolato dove “ritrovarsi” ed “isolarsi”, ma il materiale (la fibra di vetro) con cui questa poltrona era stata realizzata non faceva filtrare la luce sufficiente per alcun tipo di attività.
Questa è stata l’idea di partenza che lo porterà nel 1968 a creare la Bubble Chair.
La Bubble Chair è una sfera trasparente che permette alla luce di entrare da ogni direzione. La sfera è realizzata in acrilico che offre resistenza ma al contempo anche una grande leggerezza; caratteristica che la nuova seduta deve possedere in quanto non si può trasportare dovendo essere ancorata al soffitto.
Questa soluzione particolare deriva dal fatto che nel 1968, non era possibile creare un piedistallo trasparente che fosse nel contempo bello e funzionale. La Bubble Chair pende dal soffitto attraverso una catena di anelli di acciaio.
La Bubble Chair risulta molto comoda grazie all’inserimento al suo interno di due morbidi cuscini; come la Ball Chair anche questa permette di isolarsi dal mondo esterno ma solo per i rumori in quanto il materiuale trasparente di cui è composta permette di essre visti e di vedere
All’interno di questa bolla i rumori esterni arrivano attutiti e sembra quasi di essere all’interno di una alcova. La comodità deriva dal fatto che non essendo stabile per via della mancanza del punto d’appoggio a terra, la Bubble Chair oscilla, non è mai completamente ferma quindi diciamo che è molto rilassante ed è veramente difficile non schiacciarci un pisolino.
La Bubble Chair è diventata una delle poltrone più famose al mondo intero. È stata utilizzata in molti film, video musicali e set fotografici ed è considerata ancora oggi un vero e proprio must della storia del design.
Guardando la Bubble Chair e le sue forme assolutamente futuristiche sembra quasi assurdo pensare che abbia circa cinquant’anni. Ciò conferma la grande innovazione e la creatività che fervevano nelle strade di tutto il mondo durante gli anni ’60.
Attenzione alle imitazioni, ce ne sono a decine, l’originale come la Ball Chair è prodotta da Adelta.
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