Pochi sono stati i designers che sono riusciti a fare di uno specchio un’icona del design, ma Jacques Adnet è stata l’eccezione: nel 1950, progettò l’elegante specchio in pelle che ancora oggi sa ispirare i designers di tutto il mondo.
Jacques Adnet è stato un designer noto per i suoi arredi in stile Art Déco, uno stile artistico e di design eclettico che iniziò a Parigi negli anni ’20 e fiorì a livello internazionale negli anni ’30, fino all’era della seconda guerra mondiale.
Il suo stile è l’epitome del lusso e, non a caso questo specchio, nasce dalla collaborazione di Jacques Adnet negli anni ’50 con l’esclusiva casa di moda francese Hermés.
In associazione con Hermés, Adnet ha sviluppato oltre a questo specchio, una collezione di mobili e accessori per interni discreti ma voluttuosi rivestiti in pelle. Questo caratteristico specchio rotondo in pelle con dettagli di ispirazione equestre è un perfetto esempio dei design di Adnet dell’epoca.
Lo specchio è prodotto da Gubi, ditta radicata in Scandinavia caratterizzata da una visione globale distintiva e un senso estetico particolarmente spiccato.
Propone una collezione eclettica e intercontinentale che combina i confini tra passato e futuro: un vasto assortimento di oggetti di design estremamente estetici e stimolanti caratterizzati da forme semplici e accattivanti, materiali originali e tecniche innovative che sfidano il tempo e lo spazio.
Da sempre, lo specchio può trasformare completamente una stanza: illuminare gli angoli bui e creare l’illusione dello spazio aggiungendo stile e drammaticità a un interno.
In questi compiti ci riesce particolarmente bene questo specchio circolare che per la prima volta coniuga due materiali completamente diversi: il vetro e la pelle.
Disponibile in tre misure e tre colori di cinturino (nero, oliva o marrone) è caratterizzato dalla presenza di dettagli ottone brunito, oltre che dalla cinghia che tiene fisso il vetro al rivestimento in pelle (caratterizzata da una estrema resistenza e da una elevata qualità estetica, piacevole alla vista).
La cinghia, dopo aver seguito il profilo del vetro, sale fino a trovare il chiodo (in dotazione) che fissa lo specchio al muro.
Nella parte più bassa, nel reto è presente una calamita che tiene aderito lo specchio al muro, nel quale deve essere applicata una rondella in ferro (in corrispondenza della calamita.
L’altezza dello specchio da terra si può personalizzare, agendo su un passante presente sulla cinghia: alzandolo o abbassandolo si può determinare l’altezza da terra dello specchio.
Questo specchio rappresenta una vera e propria icona del design, un oggetto intramontabile che sa aggiungere un valore scultoreo a qualsiasi ambiente (anche in bagno) della casa.