Questa seduta è stata progettata con il chiaro intento di generare una reazione in chi si siede o in chi la guarda.
Non è dato sapere quale sia l’entità di tale reazione ma di certo è che sarà del tutto estrema, come d’altronde lo è il nome dal cui aggettivo è ispirato.
E’ stata disegnata in Norvegia nel 1972 da Terje Ekstrøm ed è un cocktail tra il piacere assoluto e l’eccentricità più sfrenata: una seduta ipnotica.
Il designer desiderava progettare una sedia super ergonomica che supportasse adeguatamente il corpo. Fu negli anni Ottanta che la sedia finalmente sfondò e divenne un’icona del design postmoderno per il suo fascino estetico industriale.
Il design ingegnoso incoraggia il movimento fornendo e suggerendo molte posizioni per sedersi: in avanti con un giornale o lateralmente con la gamba drappeggiata casualmente sul bracciolo, oppure all’indietro con il petto contro lo schienale della sedia, sono tutti ateggiamenti incoraggiati dalla sedia.
La sua silhouette è audace e ricorda una serie di tubi piegati; di lato la forma è assolutamente elementare ma cambiando prospettiva le sue spesse colonne imbottite che si curvano e si intersecano generano un sedile su cui è comodissimo sedersi.
La poltrona è dotata di uno schienale e un sedile, ciascuno creato da quattro colonne a tubo che si fondono insieme. I tubi poi si diramano, diventando o i braccioli, o le gambe della sedia, creando qualcosa che è assurdo da guardare ma, su cui innegabilmente vorresti sederti.
Ogni sedia è dotata di una struttura interna in acciaio inossidabile, ricoperta di schiuma PU, che conferisce alla sedia il suo aspetto morbido. Poi, la schiuma è rivestita individualmente con un tessuto di lana intrecciato su misura, che gli conferisce traspirabilità insieme all’elasticità che consente alla trama del tessuto di allungarsi naturalmente quando ci si siede sopra.
Anticonvenzionale, straordinariamente audace e assolutamente cool è una sedia affascinante la cui “forma segue la funzione“.
La sedia Ekstrem è a catalogo Varier.