Anna G. è un cavatappi progettato da Alessandro Mendini per Alessi nel 1994, frutto della collaborazione della stessa Alessi con Philips.
Nel particolare Philips commissionò ad Alessi questo progetto in quanto aveva bisogno di una “mascotte”.
Il cavatappi si ispira ad una figura femminile che esiste realmente, Anna G. è Anna Gili, designer, collaboratrice dell’atelier Mendini, che è stata evidentemente musa ispiratrice il cui volto oltre che su questo cavatappi è raffigurato in un portadolci pieghevole sempre in produzione Alessi.
La prima versione del cavatappi era contraddistinto da colori vivaci: blu, rosso, giallo e verde in resina termoplastico con lega di zinco cromato.
Nelle versioni successive furono rilasciate nuove colorazioni e diverse edizioni speciali a suggellare l’enorme successo ottenuto dal cavatappi (si parlano di quasi due milioni di pezzi venduti).
Un oggetti diventato immediatamente un classico, semplice ed efficace è un caso di re-design, infatti il modello al quale si ispira il cavatappi Anna G., è il classico cavaturaccioli di Dominick Rosati, brevettato il primo aprile del 1930.
Ecco quindi che nel 1994, a Mendini non sono stati richiesti sforzi ingegneristici, per rispettare la commessa Alessi, ma solo un po’ di coraggio e di intraprendenza: le leve “classiche” diventano le braccia e il fulcro diventa il capo di una donna.
Al cavatappi vengono attribuite forme antropomorfe con il rivestimento che richiama un vestito da donna.
Un oggetto che si fa personaggio, incentrato ad animare la casa con ritualita? e ironia nella classica sperimentazione ludica e riflessiva di Mendini.