La poltrona Knitting di Ib Kofod-Larsen disegnata nel 1951, è composta da una struttura triangolare in rovere, rivestimento in pelle e schienale leggermente inclinato con ritagli arrotondati per i gomiti.
Kofod-Larsen ha introdotto le aperture sullo schienale, per sostenere le mani durante il lavoro a maglia (da qui il nome della poltrona “sedia per maglieria“), ma ovviamente sono utili anche quando si legge un libro o un giornale o quando si utilizza uno smartphone o un tablet.
“I mobili di Ib Kofod-Larsen sono radicati nella realtà. La sua speranza era quella di creare un design che potesse resistere, sia dal punto di vista funzionale che estetico”, racconta il figlio del designer, Jan Kofod-Larsen.
Le tradizioni del design nordico sono chiaramente visibili nello stile di Kofod-Larsen, ma se guardiamo i suoi progetti con attenzione, è possibile riscontrare elementi che vanno oltre la Scandinavia.
Infatti, Ib Kofod-Larsen era conosciuto come uno degli architetti danesi più “esportato” negli Stati Uniti negli anni ’50 ed inoltre, ha anche collaborato con produttori di mobili internazionali europei e giapponesi.
La società danese Menu, ha rilanciato la poltrona Knitting come parte di una serie di mobili classici, che rappresenta il modernismo scandinavo, battezzato “modernismo reinventato”.
Con le sue abili tradizioni artigianali, materiali di alta qualità e un atteggiamento grazioso e giocoso verso il design, Knitting si adatta perfettamente a questa collezione.
“Il nostro ruolo di leader e innovatore nel design contemporaneo è in realtà radicato nella tradizione: i nostri designer sono maestri nell’interpretazione dei valori modernisti della metà del secolo e nella creazione di oggetti con personalità unica.
Lo chiamiamo “modernismo reinventato” e non riesco a pensare a un classico migliore della sedia Knitting di Kofod-Larsen per mostrare le radici di questo concetto di Menu”, commenta Joachim Kornbek Engell-Hansen, design e direttore del marchio Menu.
La poltrona Knitting è stata presentata per la prima volta alla mostra di mobili di Copenhagen Cabinetmakers Guild nel 1951, insieme a lavori di designer come Hans J. Wegner, Finn Juhl e Nanna Ditzel.
E’ stata realizzata solo un’edizione limitata delle sedie e sono così diventate un oggetto da collezione molto desiderato nelle aste.
La poltrona rimarrà una rarità anche dopo il rilascio di Menu, poiché è stata realizzata solo un’edizione speciale di 99 unità.
Nella nuova versione della poltrona, la struttura in rovere con una finitura scura si combina con un rivestimento in pelle grigia calda e ogni unità è rifinita con numerazione incisa.
“Ib Kofod-Larsen sarebbe stato molto felice di vedere che le persone continuano ad apprezzare i suoi mobili oggi.
E penso che gli sarebbe piaciuto l’approccio di Menu a concentrarsi sulla creazione per il futuro nel rispetto del passato”, afferma Jan Kofod-Larsen.