Il designer di mobili e architetto d’interni Yrjö Kukkapuro (nato nel 1933) ha studiato presso Ilmari Tapiovaara a Helsinki e successivamente ha formato diverse generazioni di studenti di design finlandese come professore universitario a tutti gli effetti.
Il suo design più famoso a livello internazionale, la Karuselli Lounge Chair, è l’esempio perfetto dell’interesse di Kukkapuro nel raggiungere il massimo comfort per la persona seduta attraverso l’unione di funzionalità, ergonomia e forma organica.
La poltrona Karuselli che è il risultato di un’ampia sperimentazione, è eccezionalmente comoda e caratterizzata da uno stile distintivo.
Kukkapuro ha iniziato a sviluppare la sedia in fiberglass negli anni ’50, arrivando alla forma iconica nel 1964.
Il nome giocoso della sedia Karuselli fu dato dalla figlia di Kukkapuro, Isa, nel 1964, all’epoca aveva sette anni e fissando il prototipo esclamò a suo padre: “Questa è come un carosello”.
C’è una storia divertente in corso sull’origine della sedia Karuselli: dopo aver bevuto della vodka, Kukkapuro è caduto su un mucchio di neve lasciando su di essa l’impronta del proprio corpo; da li ha avuto l’intuizione per la poltrona: dalla forma lasciata sulla neve.
In realtà questa è solo una storia in quanto le cose andarono diversamente: Kukkapuro ha progettato la sua sedia usando un filo di metallo leggero.
Mise il filo su una poltrona, vi si sedette sopra e in questo modo il filo prese forma. La stessa tecnica è stata utilizzata per i braccioli, in questo modo ottenne un enorme modello tridimensionale della sedia.
In seguito, Kukkapuro sollevò il modello, lo adagiò su un tavolo e lo guardò da tutte le direzioni, passò quindi a stendere del gesso sul modello e successivamente a scolpirlo.
Ha lavorato al modello per un anno intero e alla fine del 1964 c’erano già alcuni campioni della sedia in fibra di vetro.
Quando Karuselli fu quasi finita, fu portata in un negozio di mobili nel centro di Helsinki. Il proprietario del negozio, Gunnar Haimi, era terrorizzato perché trovava la poltrona veramente terribile tanto da non riuscire a trattenere tutto il suo disappunto.
Improvvisamente, un uomo che era in città per un viaggio d’affari per entrò nel negozio.
Andò in giro per il punto vendita, fino a che notò il prototipo Karuselli e chiese di cosa si trattasse.
Kukkapuro e Haimi risposero che stavano valutando se la poltrona fosse in vendita o meno.
Il cliente si avvicinò direttamente alla poltrona, ci si sedette sopra e dopo alcuni istanti disse: “La prenederò”.
In quel momento, il proprietario del negozio si sentì sollevato perché aveva appena ricevuto la conferma che il design era adatto alla vendita.
La seduta è chiaramente realizzata sul calco del corpo umano, l’ergonomia della seduta è sempre stata un principio guida nel lavoro di Kukkapuro. Progettare secondo il funzionamento anatomico umano è stato essenziale durante la creazione di Karuselli.
Il Karuselli divenne un successo internazionale immediato e Gio Ponti la scelse per la copertina di Domus nel 1966 e, Kukkapuro trovò un sostenitore permanente in Sir Terence Conran, che lo proclamò la sua sedia preferita.
La poltrona Karuselli è a catalogo Artek.