Ico Parisi, siciliano di origine, architetto, designer, grafico, fotografo, regista, scenografo e pittore, ha condotto la sua vita e la sua carriera tra Como e Milano.
In giovane età, ha lavorato presso lo studio di architettura di Giuseppe Terragni dove si sono riunite le avanguardie architettoniche e artistiche della zona.
Negli anni ’50 Parisi iniziò una lunga collaborazione con Cesare Cassina: il suo debutto risale al 1954 con il modello 813, la poltrona che passò alla storia come “la poltrona a forma di uovo” per la sua forma avvolgente e motivi curvilinei.
Parisi non era solo uno dei migliori designer di Cassina, ma gli fu anche affidato il design degli showroom dell’azienda a Meda e Roma, oltre alla cura del suo catalogo.
Ico Parisi è stato un personaggio importantissimo nell’architettura italiana una personalità atipica e polivalente: designer, fotografo, regista e pittore.
Negli anni ’50 e ’60, i mobili di Ico Parisi si distinguevano già per la loro modernità.
Sostenitore della libera espressione, le sue creazioni sono state inizialmente realizzate a mano nell’area di Como (area geografica dove è stato particolarmente attivo) per garantire risultati davvero eccellenti con materiali di alta qualità.
Dai mobili complessi ai piccoli complementi d’arredo pieni di creatività ed eclettismo, tutti i prodotti Parisi, spesso provocatori e ironici, sono stati l’espressione del suo talento naturale definito da Gio Ponti nella rivista Domus come “turbato, mai lasciato in pace dalla fantasia“.
Amante dei contrasti, si è spesso trovato a realizzare tavoli e consolle con piani pesanti rinforzati da sottili supporti per sfidare le tradizioni tipiche in vigore nel mondo del design.
Uno sperimentatore raffinato ed originale che ha realizzato mobili dalle sagome uniche di eccezionale sperimentazione figurativa: le sue creazioni, hanno sempre dettagli molto curati e una forte presenza spaziale.
Queste caratteristiche, si ritrovano in questo tavolo (console) disegnata nel 1947 e che Cassina ha scelto di realizzare per celebrare questo autore (subito inserito nella collezione “I Maestri”.
Arredo simbolo di una epoca un simbolo unico dell’altro artigianato italiano con le gambe ad Y, uniche, rastremate lunghe ed affusolate che si collegano al piano del tavolo mediante degli “oggetti” in ottone.
Le gambe che sono delle propri articolazioni zoomorfe, sono sinuose ed enfatizzate dalla raffinata matericità e dalla maestria della falegnameria Cassina.
Questa consolle in legno massello è stata progettata nel 1947 e utilizzata in numerosi progetti tra cui la casa di Ico Parisi.
Il nome della riedizione è anche un omaggio al soprannome di Parisi, Pa’, che è l’inizio del suo cognome insieme a un accento che si traduce in una forma ridotta della parola “padre” in riconoscimento del suo ruolo nel guidare il movimento moderno a Como (area geografica dove è stato particolarmente attivo).
L’idea progettuale è nata da alcune linee disegnate su un foglio di carta: una linea retta orizzontale e due oblique per definire una struttura armoniosa e tesa con proporzioni quasi perfette e un aspetto organico.
Un’immagine che potrebbe essere paragonata a un puledro pronto a balzare in azione esprimendo la forza e la tensione delle sue gambe affusolate.
La sua parte superiore rettangolare ha quattro fessure diritte vicino alle estremità sui due lati principali in cui, come le giunture reali, le punte delle braccia superiori delle sue gambe sottili e caratteristiche divergenti a forma di Y sono inserite e fissate in coppia per mezzo di una piccola traversa.
Il suo equilibrio è rafforzato grazie a due solidi blocchi obliqui rivolti a creare una forma organica che, unita diagonalmente alla piccola traversa, si adatta perfettamente sotto la parte superiore.
Le parti si uniscono e dialogano in modo fluido e continuo per creare una consolle raffinata ed equilibrata, immediatamente riconoscibile e perfetta per tutti gli ambienti della casa.