Il sistema Europa di Gianfranco Gualtierotti e Alessandro Mazzoni Delle Stelle

Gianfranco Gualtierotti e Alessandro Mazzoni Delle Stelle, si conoscono nel 1974; Alessandro Mazzoni Delle Stelle è già un designer già abbastanza conosciuto mentre Gianfranco Gualtierotti faceva il tecnico, presso l’azienda Giovannetti.

Nel 1983, decisero  di mettersi insieme per condividere le proprie capacità progettuali, con l’intendo di attirare l’attenzione delle aziende leader del settore dell’italian design.

Sin da subito la loro filosofia è volta a progettare prodotti non rigidi ma liberi di gestire lo spazio di seduta.

Si chiudono in studio e ci danno dentro, costruiscono modelli di sedute e tante proposte grafiche; nel 1985 a proprie spese realizzano un prototipo di sedia con la seduta e lo schienale ad inclinazione regolabile, per avere la postura sempre corretta.

Lo portano in visione ad Aurelio Zanotta nel 1986: l’idea piace molto, anche se ci sono difficoltà da superare che fanno propendere ad applicare il concept (il sistema oscillante) in un prodotto più importante come una poltrona.

In studio attuano le modifiche proposte da Zanotta e dopo alcune riunioni in azienda, nasce nel 1987 la poltroncina Smirne che verrà messa finalmente in produzione nel 1988.

Durante il processo evolutivo con la ditta, Aurelio Zanotta chiede di proporre qualcosa anche per un imbottito in grado di rispecchiare la filosofia aziendale.

L’idea per il nuovo progetto è quella dimutilizzare il concetto di leva, ovvero un collegamento, un giunto naturale che mettesse in collegamento lo schienale e la seduta mediante un contrasto di forze opposte.

Ciò permetteva una gestione libera del sistema stesso, permettendo a chiunque di fruire di un proprio spazio seduta e addirittura una concreta e gratificante possibilità gestionale e di comfort.

Nasce il sistema Europa, presentato nel 1988 al Salone del Mobile di Milano a settembre.

Non un divano ma un vero e proprio sistema di imbottiti, o come li chiama Zanotta, “Elementi per divano“.

E qui, in queste poche parole, c’è tutto il significato di una vera e propria “opera aperta“, che permette la realizzazione di infinite composizioni di divani, di dimensioni e forme differenti, anche circolari, in versioni da due o più posti, chaise longue, vis-à-vis e dormeuse.

Tutto questo è ottenibile con semplici gesti, combinando e posizionando fra loro schienali, braccioli e sedute”, un progetto basato proprio su elementari strutture imbottite a cui si “agganciano” schienali e braccioli attraverso un semplice, ma geniale, sistema di sostegno in tubolare metallico curvato.

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