BIOGRAFIA
Ludwig Mies van der Rohe nasce ad Aquisgrana, in Germania, nel 1886.
Frequenta per due anni l’avviamento commerciale. Lavora nella bottega del padre, scalpellino.
Dal 1905 al 1907 presso lo studio di Bruno Paul a Berlino e dal 1908 al 1911 presso quello di Peter Behrens, ove incontra Walter Gropius e Le Corbusier.
Autodidatta, decide di esercitare la professione di architetto. Dal 1921 al 1924 studia i quattro progetti ideali per grattacieli.
Nel 1927 viene incaricato, in occasione dell’Esposizione di Stoccarda, dell’allestimento di un quartiere di unità di abitazione sperimentale.
Dello stesso anno è la poltrona Weissenhof. Nel 1928 inizia a progettare il padiglione della Germania per l’Esposizione internazionale di Barcellona, che avrà luogo l’anno seguente. Del 1929, è la poltrona Barcelona. Del 1930 la sedia Brno per casa Tugendhat.
Dal 1930 al 1933 è direttore, l’ultimo, del Bauhaus. Nel 1937 si trasferisce negli Stati Uniti e assume la direzione della facoltà di architettura dell’Illinois Institute of Technology a Chicago, ove apre uno studio.
Le sue opere del periodo di Chicago e soprattutto di New York influenzeranno il disegno architettonico del Novecento. Muore a Chicago nel 1969.
LUDWIG MIES VAN DER ROHE DESIGNER
Maria Ludwig Michael Mies, aggiunse il cognome di sua madre al suo per essere conosciuto come Mies Van der Rohe.
Non ha mai ricevuto una formazione formale in architettura, ma in seguito è diventato un modello per una generazione di architetti attraverso le sue idee e concetti innovativi e rivoluzionari.
Mies credeva nell’adottare un approccio oggettivo che avrebbe guidato il progettista attraverso il processo creativo di progettazione architettonica.
Il dettaglio, secondo lui, era la chiave per la qualità di un design; sosteneva l’uso di materiali moderni come l’acciaio e il vetro, e si occupava dei minimi dettagli.
Il suo principio di design delinea chiarezza e semplicità: due pilastri del moderno stile internazionale di architettura. Non gli è mai piaciuto nascondere gli elementi strutturali, definendo i suoi edifici “pelle e ossa“.
Mies Van der Rohe ha usato il tempo dopo la prima guerra mondiale, nello studio di varie forme e stili architettonici nel tentativo di sviluppare una forma modernista di architettura.
Ha svolto numerosi studi teorici sui grattacieli di vetro e sul potenziale della costruzione in calcestruzzo e mattoni.
All’epoca era in stretto contatto con diversi architetti e artisti rivoluzionari coinvolti nella rivoluzione d’avanguardia.
Ha partecipato anche a diverse esposizioni; il suo padiglione tedesco (noto anche come padiglione di Barcellona) nel 1927, struttura rivoluzionaria che fu ricostruita nel 1986 in sua memoria.
Durante gli anni 1920 Mies si unì al Bauhaus, il movimento d’avanguardia. Fu nominato nel 1930 direttore della scuola d’arte Bauhaus, fondata per inventare nuove forme di espressione nell’arte, nell’architettura, nella pittura e nella scultura.
Fu un lavoro duro poiché gli attacchi nazisti dall’esterno e la ribellione studentesca di sinistra all’interno del campus avevano lasciato la scuola in rovina.
Ma presto si è affermato come insegnante severo ma eccellente e ha gestito la scuola con successo per qualche tempo. In seguito dovette chiudere la scuola sotto pressione politica e si trasferì negli Stati Uniti nel 1937.
Mies si unì alla School of Architecture all’Armor Institute di Chicago come direttore.
I suoi metodi d’insegnamento disciplinati e le idee rivoluzionarie gli valsero il rispetto dei suoi studenti e quello dei suoi coetanei. Si ritirò nel 1958 all’età di settantadue anni.
Mies Van der Rohe ha avuto una carriera grandiosa e appagante. La sua filosofia di design progressivo e il suo lavoro nello sviluppo dello stile internazionale dell’architettura moderna lo hanno reso una leggenda addirittura mentre era in vita.
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