Leonardo Mosso, è un architetto nato a Torino nel 1926; figlio d’arte, il papà Nicola è stato un importante, architetto razionalista e futurista.
Dopo la laurea e una prima esperienza nello studio del padre agli inizi degli anni 50 si recherà in Finlandia per lavorare nello studio di Alvar Aalto.
Con il tempo, diventò suo collaboratore e divenne la figura di riferimento di Aalto per le sue opere in Italia, fino al 1976 anno della morte di Aalto.
Nel 1956, organizzò una serie di conferenza di Aalto a Torino, poi a Genova, Milano e a Roma.
Leonardo Mosso è stato docente in molte atenei italiani ed europei (tra cui Torino, Milano, Berlino, Karlsruhe) ed organizzatore di diverse attività e istituzioni culturali, nonché fondatore dell’Istituto Alvar Aalto – MAAAD (Museo dell’Architettura Arti Applicate e Design).
Un architetto, un autore nella cui vita ha intrapreso un percorso fatto di teoria e ricerca, tra arte e architettura, tra allestimento, installazione e design, approfondendo l’idea di “strutture modulari“.
Le stesse strutture modulari che aveva utilizzato nei primi anni sessanta nei suoi lavori torinesi (Cappella per la messa dell’Artista e il Museo della Resistenza a Palazzo Carignano).
Dai suoi studi sulla “progettazione strutturale semiotica”, volta alla fabbricazione non di “forme” ma di “strutture”, che tramite infinite trasformazioni, sono assolutamente flessibili, nasce nel 1975 per Zanotta la libreria componibile con elementi modulari Bibiana, un oggetto che nel ritmo sembra un musicale pentagramma domestico.
Quindi una libreria componibile con elementi modulari, in legno massello aspetto in controtendenza all’epoca che era dominata dall’impiego della plastica.
Una libreria che sembra un grande Meccano, basato su componenti minimi (due) e caratterizzato dalla massima variabilità.
I fori presenti sulle aste sono finemente modellati e, l’attacco dei ripiani sui montanti avviene