Negli anni Sessanta, Vico Magistretti inizia un lungo sodalizio con Cassina, l’azienda di Cesare e Umberto.
Da questo sodalizio usciranno oggetti di straordinaria bellezza e successo: poltrone, poltroncine, sedie, tavoli e letti, tutti accomunati dalla memoria della tradizione, ma studiati in funzione dei nuovi ritmi di vita della contemporaneità.
Nel 1962, progetta la sedia 122 che entrerà in produzione lo stesso anno.
La sedia 122 è realizzata con struttura in legno massiccio, e sedile e schienale in compensato rivestito, e nosostante queste caratteristiche non peculiari, può essere impilata per ridurre il suo ingombro ed essere facilmente spostata.
Una caratteristica di questa sedia sono le gambe posteriori che salgono secondo un movimento rotatorio elicoidale della parte piatta, a formare i sostegni dello schienale.
La rotazione assunta dai montanti verticali permette di impostare e sostenere quella dello schienale, lievemente inclinato e separato dal sedile anch’esso un poco concavo.
L’attacco tra la geometria rettangolare del sedile e le gambe anteriori evidenzia la dolce linea di queste ultime, dei cilindri torniti arrotondati alle estremità.
Le sedie 122 rappresentano una dicotomia tra la loro solidità e robusta compostezza (come generalmente richiesto alle sedute per soggiorno) e le caratteristiche che invece sono tipiche di una seduta leggera (vedi l’impilabilità), dicotomia l’architetto continuerà a lavorare.