Questo sgabello da bar monoblocco ha fornito a Konstantin Grcic l’occasione perfetta per “reinventare il mio vocabolario di forme”.
La complessa geometria soft dello sgabello era realizzabile solo utilizzando sofisticati software cad per elaborare le sue superfici a forma libera.
In questo sgabello da bar non c’é nulla che non sia innovativo, innanzitutto per il materiale che è uno solo: il polipropilene stampato a iniezione rinforzato è leggero, stabile e, cosa altrettanto importante, non è costoso.
A causa della sua forma particolare e degli angoli che, a prima vista, la rendono piuttosto scomodo, “Miura” è una star nell’opera provocatoria di Konstantin Grcic, un uomo il cui immaginario ha ispirato non pochi colleghi designer.
Contrariamente a molti altri, in Grcic non si tratta però solo di forma: la sedia risulta infatti meravigliosamente comoda, impilabile e adatta per esterno ed interno.
Konstantin Grcic collabora con Plank da più di un decennio, esplorando e lavorando con l’azienda italiana nella ricerca tecnica e dei materiali, con un focus specifico sull’area delle innovazioni legate alla produzione di mobili in plastica.
Miura è stato disegnato nel 2005 ma poi nel 2014, anziché esordire con un nuovo prodotto, il designer tedesco ha rielaborato Miura, perfezionando i materiali con cui è realizzato, esaltandone i dettagli e offrendo una selezione di colori (giallo verde, azzurro, rosso vino) non offerti in precedenza.
Lo sgabello Miura nasce dalla necessità di creare un’opzione di seduta per ambienti contract e domestici.
La sua forma è dinamica e le sue proporzioni sono state alimentate attraverso la sua costruzione ed ergonomia, risultando in una potente armonia visiva e funzionale.
“L’incarico di Plank di progettare uno sgabello da bar monoblocco in plastica è stata l’occasione perfetta per me per reinventare il mio vocabolario di forme.
Ero desideroso di passare dal bordo duro a un design molto più morbido. Lo sgabello Miura si basa fortemente sui principi di costruzione.
Tuttavia, la sua forma è stata concepita lavorando in un modo molto più scultoreo. Le complesse superfici a forma libera sono state tutte progettate sul computer.”