La Z-Chair di Zaha Hadid

Il design della sedia Z-Chair riassume l’essenza del design contemporaneo e la ricerca sviluppata da Zaha Hadid Architects negli ultimi tre decenni.

Un semplice gesto tridimensionale zig-zag nello spazio come parte del continuo discorso tra forma e funzione, eleganza e utilità, differenziazione e continuità.

Le astrazioni geometriche informano il circuito lineare del design, che si articola lungo il suo percorso in un linguaggio che alterna sottili flussi di filo metallico a grandi superfici per fornire sia ergonomia che stabilità intrinseca alla forma complessiva.

La dicotomia tra l’eleganza della composizione e la sua articolazione è negoziata attraverso un gioco sottile di angoli angolari contrastanti e curve ampie e morbide.

La forma risultante fa eco ai gesti calligrafici delle opere bidimensionali di Hadid; una pennellata controllata su una tela, la sintesi perfetta di un’idea: lo schizzo.

Disegnata nel 2011 per Sawaya & Moroni La Z-Chair è realizzata in acciaio inossidabile lucido in un’edizione limitata di 24 pezzi.

Il design qui, è un semplice gesto tridimensionale che zigzagava nello spazio come parte del continuo discorso tra forma e funzione, eleganza e utilità, differenziazione e continuità.

Le astrazioni geometriche informano il circuito lineare del design, articolato lungo il suo percorso in un linguaggio che alterna flussi di filo sottili e grandi superfici per fornire sia ergonomia che stabilità intrinseca alla forma complessiva.

La Z-Chair sembra cambiare forma a seconda della prospettiva con cui la si guarda, sempre diversa, una particolarità che è il segno distintivo di Zaha Hadid.

La semplicità di questa seduta, che disegna nell’aria uno zig-zag molto particolare, ne decreta l’estrema eleganza, che rende la sedia una forte presenza scenica, un’opera d’arte, una scultura.

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