La lampada da terra Gräshoppa di Greta Grossman

Greta Grossman (1906-1999) ha avuto una carriera diversificata tra design, interior design e architettura.

Cresciuta in Svezia negli anni ’20, Grossman iniziò la sua attività con lavorazione del legno, una lavorazione prevalentemente maschile per l’epoca.

È stata una delle prime donne a laurearsi alla Stockholm School of Industrial Design prima di aprire un negozio di design nella sua città.

Durante la seconda guerra mondiale lei e suo marito, il jazzista Billy Grossman, emigrarono negli Stati Uniti e si stabilirono a Los Angeles, dove aprì un negozio a Rodeo Drive.

Lavorando a Los Angeles negli anni ’40 e ’50, ha contato tra i suoi clienti Greta Garbo, Frank Sinatra e Joan Fontaine e il suo lavoro ha contribuito all’estetica modernista che ha dominato il design californiano del dopoguerra.

Grossman ha esposto le sue opere in musei di tutto il mondo, tra cui il MoMA di New York. Negli anni ’50 ha fondato uno studio di architettura ed ha progettato case in California e Svezia.

Tra le sue opere più note, sicuramente si può annoverare la lampada Gräshoppa, oggi a catalogo Gubi.

E’ un grande classico del design mondiale, disegnata nel 1947 e aggiornata nel 2011 quando è stata immessa nel mercato in bellissimi nuovi colori trendy.

Il suo aspetto caratteristico è dato dalla base a treppiedi e dalla forma semplice del paralume.

Il paralume è montato su un braccio flessibile e in questo modo la luce può essere indirizzata nella direzione desiderata. La lampada da terra Gräshoppa è realizzata in acciaio ed è verniciata a polvere.

Agile e con le gambe lunghe, ricorda l’insetto che lo ha ispirato, Gräshoppa convince con il suo design purista.

Le caratteristiche poco raffinate come la sua asimmetria e il paralume (che può essere inclinato di 360 gradi) dominante conferiscono alla Gräshoppa un fascino molto speciale.

La possibilità del paralume di inclinarsi, consente di regolare il raggio di luce esattamente dove serve.

C’è un aspetto giocoso e naturale nei suoi progetti, ma ha anche chiare radici nell’etica funzionale del design scandinavo“, afferma Jacob Gubi, amministratore delegato della società svedese Gubi.

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