La sedia Washington Skeleton di David Adjaye

La Washington Collection è una serie di mobili disegnati da David Adjaye per Knoll International.

Con questa collezione, il designer, trasforma la sua visione architettonica e scultorea in oggetti accessibili per la casa e l’ufficio.

La collezione è composta da due sedie a sbalzo, una sedia da club, un pouf, un tavolino e un monumentale tavolino da caffè.

David Adjaye ha dichiarato: “È stato estremamente entusiasmante lavorare con il team di Knoll. Il concetto di design è stato arricchito dall’impegno intensamente collaborativo e, di conseguenza, questa collezione sfida la materialità e la forma nello stesso modo in cui provo a lavorare all’interno del contesto architettonico“.

Commentando il lavoro di Adjaye, il direttore del design di Knoll Benjamin Pardo ha dichiarato: “David sta realizzando progetti di architettura davvero innovativi e importanti, e ciò che ci ha veramente interessato è stato vedere quel lavoro su una scala completamente nuova“.

Della serie, probabilmente l’elemento più noto è la sedia Washington Skeleton.

Questa seduta, è una sedia scultorea, perfettamente bilanciata, caratterizzata da curve sinuose che s’incastrano in geometrie regolari. Una sedia che arreda gli ambienti esterni ed interni con estrema eleganza e originalità.

E’ realizzata in alluminio pressofuso. Le tre parti distinte di scocca e gambe sono unite da connettori in acciaio inox.

La sedia ha quattro piedini ed è disponibile in cinque colori: verniciatura a polvere nei colori nero, verde, bianco, nickel e grigio e in una finitura rame naturale che con il tempo e l’uso può presentare una patina superficiale.

Un sedia a sbalzo che allo stesso punto è scultorea e funzionale. La sua seduta bilanciata assume la forma di un reticolo geometrico tridimensionale che forma piacevoli ombre, riduncendone il peso complessivo.

David Adjaye ha dichiarato: “Knoll considera i mobili come collegamenti tra le persone e il modo in cui lavorano e vivono la loro vita quotidiana.

Questo progetto è stato un’esperienza esaltante e collaborativa, un inaspettato equilibrio tra i processi di progettazione e ingegneria.

La mia idea originale di cosa i mobili dovrebbero essere continuamente raffinati e trasformati“.

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