Al commodore C64 viene generalmente riconosciuto il merito di aver sradicato il computer dallo stretto ambito del prodotti rivolti agli amanti di gadget e di averlo reso un oggetto di pubblico dominio.
Ancora oggi, continua a essere il computer piu venduto di tutti i tempi, con circa trenta milioni di unità solo tra il 1982 e il 1992, quando l’ultimo esemplare uscì dalle catene di montaggio poco prima che la Commodore dichiarasse bancarotta, nel 1994.
Senza l’esperienza del team di designer della Commodore (che comprendeva Al Charpentier, Robert Yannes, Charles Winterable, David Ziembeicki e Bruce Crockette) le attuali console da videogiochi, come la X-Box, la Playstation o il Nintendo Game Cube, forse non sarebbero neppure mai esistite.
Il Commodore C64 si basava sul VIC-20 della Commodore, ed era un computer programmabile e facile da usare, grande quanto una macchina da scrivere e rivestito da una piastra di plastica grigia.
Una volta collegato al televisore permetteva di far entrare nelle case il mondo delle sale da gioco. Inutile dire che più che all’involucro il suo successo era dovuto a ciò che questo conteneva.
Il criterio principale the aveva ispirato la progettazione del Commodore C64 era il contenimento del costi: “Per 595 dollari avrete ciò che nessun altro potrebbe darvi per il doppio del prezzo”, affermava uno slogan pubblicitario.
Il Commodore C64 era confezionato e venduto alla stregua di un qualsiasi elettrodomestico per la casa, tanto che in Germania era spesso chiamato “il tostapane”, in virtù anche del suo design utilitaristico e del fatto che il gesto di infilare una cartuccia nella fessura posta sul retro ricordava quello di chi inserisce una fetta di pane nel tostapane.
Malgrado l’avvento del più veloce Commodore 128, nel 1985 (e i tentativi dell’azienda di interrompere la produzione del C64 per promuovere le vendite del nuovo modello), il Commodore C64 restò il computer preferito di molti.
La Commodore ha prodotto molte varianti dell’originale C64, tra cui il Golden Jubilee color oro, lanciato per celebrare la vendita di un milione di unità.
Il Commodore C64 era talmente presente ovunque che in molti ritengono che ad esso, si debba in parte l’avvento, negli anni Ottanta, del freeware e shareware, i software gratuiti e alla portata di tutti.