BIOGRAFIA
Carlo Guzzi nasce nel 1889 a Milano.
Frequenta le scuole tecniche. Lavora all’Isotta Fraschini. Durante la prima guerra mondiale, chiamato alle armi, viene incaricato, presso la squadriglia Miraglia con base a Venezia, della revisione dei motori degli idrovolanti in dotazione.
Vi incontra Giorgio Parodi, figlio di Emanuele, armatore genovese, e il pilota bresciano Giovanni Revelli.
Con Parodi fonda nel 1921 la Società Anonima Guzzi con sede a Mandello del Lario (Lecco). Nello stesso anno progetta e realizza Ia Moto Guzzi Tipo Normale.
L’aquila che distingue il marchio è un omaggio all’amico e collaboratore Revelli, scomparso prematuramente in un incidente aereo.
Del 1930 è il quattro cilindri sovralimentato da competizione.
La sua bicilindrica con molleggio posteriore è vittoriosa al Tourist Trophy del 1935.
Esemplare il Galletto del 1950, moto carenata a carrozzeria portante.
Lodola chiude l’arco delle sue ideazioni. Carlo Guzzi muore a Mandello del Lario nel 1964.
CARLO GUZZI DESIGNER
Della Moto Guzzi Tipo Normale del 1921 Andrea Nulli scrive: “Il grande merito di Carlo Guzzi fu quello di avere ideato una macchina che, pur non avendo nulla di totalmente nuovo nelle singole parti, raggiungeva un equilibrio e una razionalità nel disegno complessivo del tutto rivoluzionari…
Il progetto nasce da un ragionamento coerente e razionale al massimo, basato su alcune scelte fondamentali nella conformazione del motore, che rimase sempre la preoccupazione principale di Carlo Guzzi, ostile, per formazione culturale, a far prevalere l’immagine, spesso dettata dalla moda del momento, sulla componente tecnica del prodotto…
Lo sviluppo tutto, in orizzontale del motore permise a Guzzi di studiare un telaio molto basso, a doppia culla continua in tubi, che si differenziava nettamente dai telai delle altre marche, ancora molto simili a quelli delle biciclette.
L’abbassamento della sella rispetto allo sterzo consentiva una posizione più rilassata del guidatore e nello stesso tempo migliorava la stabilità del mezzo…
Al Progresso delle tecniche costruttive contribuirono notevolmente anche le ricerche nel settore aeronautico, all’avanguardia nell’industria meccanica.
Un altro passo in avanti fu l’adozione del telaio elastico nella seconda meta degli anni Trenta, in gran parte determinata dalla vittoria della Guzzi bicilindrica con molleggio posteriore al Tourist Trophy del 1935.
Le prime applicazioni si erano avute prima della guerra, ma erano rimaste episodi isolati, perchè il telaio classico veniva accusato di alterare la stabilità della macchina, favorendone l’oscillamento laterale.
Nel 1927 Carlo Guzzi, insieme al fratello Giuseppe, affrontò il problema e lo risolse con uno schema, adottato per la prima volta nella G.T. l’anno successivo, al quale la Guzzi sarebbe rimasta fedele per quarant’anni…
La base strutturale ed estetica della motocicletta, rimasta per decenni pressochè invariata, conosce, nel secondo dopoguerra, alcune interessanti innovazioni formali derivate essenzialmente dalla notevole esperienza tecnica raggiunta con gli scooter nel campo delle carrozzerie portanti”.
Esemplare nel 1950 il Galletto di Carlo Guzzi vero proprio best seller dell’azienda omonima.