L’autobus rosso Routemaster (tra gli appassionati noto semplicemente con la sigla RM) è stato per oltre cinquanta anni uno del simboli di Londra.
Malgrado l’introduzione di innumerevoli altri modelli, è rimasto il termine di paragone rispetto al quale devono misurarsi tutti gli altri autobus ed a tuttora è il preferito da turisti, autisti, conducenti e pendolari.
A.A.M. Durrant fu dal 1945 al 1965 ingegnere meccanico capo dei Trasporti Londinesi, e diresse un gruppo di designer del quale faceva parte anche Douglas Scott.
Quest’ultimo non solo era fra i più importanti e celebri designer del Regno Unito, ma fu anche il precursore del progetto per l’RM alla Scuola Centrale di Arti e Mestieri di Londra, l’attuale Saint Martin’s School of Arts.
A Scott era stato chiesto di lavorarci su nel 1954, dopo il successo riscosso da altri suoi progetti tra il 1946 e il 1949.
L’Azienda dei Trasporti londinese desiderava migliorare il design dei suoi mezzi alleggerendone il peso e migliorandone il comfort, pur producendo un mezzo gradito sia agli autisti sia ai passeggeri.
Scott creò un modello in plastilina, ne arrotondo i bordi per creare una forma pia compatta rispetto ai suoi concorrenti squadrati, e più semplice da pulire.
Se buona parte del carattere di questo autobus nasce indubbiamente dalla sua forma, alcune delle sue attuali caratteristiche non entravano nel progetto originario: Scott aveva infatti proposto di abolire la tradizionale mezza cabina del conducente, di installare sedili di vetroresina, pavimenti di gomma e lampade al neon, ma a seguito delle proteste del sindacato dei lavoratori dell’Azienda dei Trasporti, la cabina del conducente fu reinstallata, ed altri elementi furono esclusi per contenere i costi.
Di conseguenza si ritrovano nell’RM alcuni elementi precedenti ai quali ci si era affezionati, come le lampadine al tungsteno, il soffitto giallo color nicotina e i pavimenti di acero.
Il suo colore rosso, cosi caratteristico e ben intonato alle cassette delle lettere e alle cabine telefoniche Giubileo, corse quasi il rischio di essere modificato per la propensione di Scott a ridurre i costi e il peso.
Alcuni primi modelli furono infatti realizzati in alluminio non verniciato, perchè si era calcolato che la vernice avrebbe aggiunto 150 chili al peso complessivo dell’autobus.
Ma ovviamente si trattava di un passo troppo azzardato in direzione dell’estetica aerodinamica americana, e gli autobus furono subito dipinti di rosso.
In conseguenza di tutti questi vincoli, il modello prodotto fino al 1968 apparve in qualche modo già un po’ datato, ma rappresentò in ogni caso una transizione per gli utenti ancora abituati ai filobus.
Sfortunatamente la transizione vera e propria non ebbe luogo: il Routemaster fu l’ultimo mezzo pubblico a essere progettato specificatamente per affrontare il reticolo delle strette strade londinesi.
Tutti i modelli successivi, a iniziare dal 1970, sono stati modelli dalle molteplici funzionalità ma mendo soddisfacenti e oltretutto non sempre all’altezza del loro compito.
Dal 2003 il Routemaster è stato tolto dalla circolazione, a causa della mancata presenza di un accesso per i portatori di handicap e, pur essendo molto amato, non lo si vede per le strade di Londra, se non in occasione di qualche evento particolare o di celebrazioni storiche ufficiali.