La caramella Polo, conosciuta universalmente come “la menta con buco” (tranne che in Italia, dove e nota invece come buco con la menta intorno) è sicuramente un candidato valido per il titolo di caramella più amata dalla Gran Bretagna.
Nata nei difficili giorni del razionamento del dopoguerra, e da allora un bestseller sempre presente nei negozi di dolciumi, nei piccoli alimentari di quartiere, nelle edicole e, più recentemente, anche nei supermercati.
Curiosamente, le Polo sembrano essere amate piuttosto dalle donne, secondo la BBC, due terzi della produzione è consumata da donne, e il loro successo deve probabilmente molto a chi ancora ricorda il loro debutto sul mercato: un quarto dei 38 milioni di Polo prodotte ogni giorno è acquistato da pensionati.
La Polo non è, tuttavia, la prima caramella alla menta con il buco. Una mentina, la American Life Saver, era stata lanciata net 1912 dal cioccolatiere Clarence Crane, nel tentativo di produrre una caramella che non si sciogliesse con il caldo.
Il successo della neonata Polo in Gran Bretagna e in Europa fu invece garantito dall’intensa campagna di marketing dell’azienda che le produceva, la Rowntree.
Le Polo consistono in anelli di zucchero e glucosio, realizzati grazie a una pressione equivalente al peso di due elefanti.
Diversamente dalle Life Saver, però, il cui nome richiama la loro somiglianza con un piccolo salvagente, non fu la caratteristica forma a ispirare il nome.
Il nome Polo deriva invece da “freddo polare”, vale a dire quella sensazione trasmessa dall’olio di menta di alta qualità usato per aromatizzare le caramelle.
L’enorme successo ha risparmiato alle Polo le modifiche che i produttori apportano ai prodotti quando cambiano gli assetti aziendali, in questo caso la fusione della Rowntree con la Mackintosh nel 1969 o l’acquisizione della Rowntree da parte della Nestle, nel 1988.
Numerose variazioni sul tema sono state invece adottate nel tentativo di mantenere fresco il marchio per le generazioni successive.
La prima variazione consistette nelle Polo Fruit, nel 1953. Altre variazioni successive hanno proposto le Polo alla menta verde, le versioni mini e senza zucchero e infine le Polo alla Frutta, offerte in vari aromi di frutta e crema, lanciate nel 2003 e più grandi rispetto alle Polo originali di un 30 per cento.
L’esperimento di commercializzare i “buchi” delle Polo, ovvero il materiale scartato quando si fa il buco, benchè presentato molto seriamente, ebbe invece vita breve.