La Lampada Fruit di Kaare Klint illustra tutta la grazia e l’ingegnosità del miglior design danese. Si tratta di una serie di lanterne di carta, fragili ma economiche.
E davvero, sin da quando sono apparse per la prima volta sul mercato nel 1943, le lampade Fruit di Klint si sono vendute a milioni. Kaare Klint, dopo gli studi di pittura, aveva sempre cercato un modo per rendere il design più democratico e alla portata di tutti.
Era un teorico autorevole e infaticabile, che spesso cercava ispirazione oltreoceano. L’influenza dell’origami, la tecnica tradizionale giapponese di piegatura artistica della calla, è palese nella complessa tecnica utilizzata per confezionare queste lampade.
Quantunque per cimentarsi in questo ambizioso design Klint si sentisse incoraggiato dalla sua padronanza dell’origami, fu suo padre PV Jensen a illustrargli per la prima volta in che modo utilizzare la carta piegata nel design delle lampade.
Le lanterne di carta erano una vera e propria fissazione della famiglia Klint, e dapprincipio si pensò che il design della lampada Fruit fosse stato sviluppato da Kaare Klint con l’aiuto del figlio.
Mentre gli esperimenti di PV Jensen Klint con la carta piegata erano fatti a mano e in quantità molto !imitate, Kaare insisteva che le lampade Fruit dovessero essere prodotte in serie, e alla portata di tutti.
L’azienda di famiglia Le Klint, da industria artigianale che era, si meccanizzò ben presto, e aumentò Ia produzione.
Le lampade Fruit erano e sono tuttora realizzate con fogli di carta tagliati a macchina e assemblati a mano.
Kaare Klint è considerato il padre del moderno design scandinavo, e il riflesso delle sue creazioni tocca Ia maggior parte dei prodotti nati successivamente.
I famosi progetti per lampada di Poul Henningsen per Louis Poulsen, in particolare, paiono essere in debito nei confronti delle innovazioni di Klint, non soltanto per il loro stile semplice e geometrico, ma anche per Ia loro qualità di design democratico.