BIOGRAFIA
Henry Dreyfuss nasce nel 1904 a New York, ove studia alla Ethical Culture School.
Nel 1923 è attivo in qualità di disegnatore di costumi e scenografie per lo Strand Theater di New York e per i teatri R.K.O., quindi consulente della Macy’s.
Nel 1929 apre uno studio di design a New York. Progetta nel 1937 il Model 300 per la Bell Telephone Company e assume l’incarico di consulente dell’azienda, responsabile della produzione.
Tra i suoi apparecchi più noti: nel dopoguerra il Model 500, Trimline nel 1964.
Per la Fiera mondiale di New York del 1939-1940 disegna Democracity, presentato all’interno del Centro Perisphere.
Per la New York Central Railroad progetta il Century Limited nel 1938.
Nel 1947 per Vultee l’automobile volante Convair. Tra i clienti dello studio: AT&T, American Airlines, Polaroid, Hoover e RCA.
E’ membro fondatore della Society of Industrial Design e del consiglio di facoltà del California Institute of Technology.
Sarà primo presidente della Designers Society of America. Pubblica Designing for People nel 1955 e The Measure of Man nel 1961, frutto della sua ricerca sull’antropometria. Muore a Pasadena, in California, nel 1972.
HENRY DREYFUSS DESIGNERS
Il Model 300, progettato da Henry Dreyfuss per la Bell Telephone Company nel 1937, “era concepito come un apparecchio poco ingombrante, adatto tanto all’uso domestico che di ufficio”, commenta John Heskett, “e per ciò ridotto agli elementi essenziali.
Accurate ricerche e prove d’impiego assicurano la sua semplicità di funzionamento.
Inoltre la forma esterna assai semplificata facilitava la pulizia e la manutenzione e riduceva al minimo la possibilità di rotture.
A seguito di questo progetto Dreyfuss divenne consulente della Bell, lavorando per molti anni su tutti i suoi prodotti…il successo delle idee di Dreyfuss era basato sulla sua convinzione che le macchine più efficienti sarebbero state quelle a misura d’uomo.
Dedicò pertanto molti anni a raccogliere dati sul corpo umano, sulle sue proporzioni e doti, che nel 1961 compendiò nel suo libro The Measure of Man, col quale affermò l’importanza dell’ergonomia quale strumento del design.
Questi strumenti emersero in tutta la loro portata in una serie di progetti messi a punto dal 1955 in poi per i trattori per la ditta John Deere, e in macchine per il movimento terra e per le costruzioni stradali per Hyster, tutte costruite intorno a una cabina di guida il cui comfort era dovuto a calcoli ergonomici”.
L’arco ideativo di Dreyfuss va ben oltre l’opinione che confina lo streamlining a mera operazione di cosmesi del prodotto industriale, anche se all’apparenza egli stesso giustifica la nascita del fenomeno in tal senso.
“Nulla sembrerebbe più attendibile della testimonianza di uno dei protagonisti della vicenda”, precisa Renato De Fusco.
Infatti Dreyfuss scrive: “Erano gli anni della depressione, l’inizio degli anni trenta, quando la paralisi economica afferrò il paese.
I prodotti industriali assolvevano il cmpito per il quale erano stati pensati, ma uscivano dalle catene di produzione con una stagnante monotonia.
Quando gli affari andarono a picco, le varie aziende incominciarono la concorrenza dei prezzi.
Ma intanto alcuni industriali più avveduti erano riusciti a capire che, per risolvere il problema, si doveva perfezionare il servizio dei prodotti, rendendoli più convenienti per il consumatore e allo stesso tempo migliorarne l’aspetto”
Dreyfuss sembrerebbe confermare la tesi che lo Streamlining, o Styling che dir si voglia, sia originalmente legato alla crisi del 1929, che e invece, una vecchia opinione da revocare in dubbio…
Più corretta l’interpretazione per cui i protagonisti dello Styling tentarono costantemente una mediazione fra gli interessi dell’industria e quelli del pubblico.