La Deck 4699 incarna in tutto e per tutto l’influente approccio alla modernità di Kaare Klint.
La sua reinterpretazione di un design del XIX secolo attesta la sua conoscenza delle proporzioni umane unite a un sistema di realizzazione meticolosamente rifinito e di alta qualità.
II telaio di tek rivela la struttura ed esprime dinamicità con il proprio profilo.
Le viti di bronzo sono precise nei minimi dettagli e mettono in luce la loro funzione e la loro importanza ai fini della costruzione della sedia.
II profilo del sedile chiudibile e dello schienale intarsiato con canna di bambù per sostenere chi vi si siede e elegantemente arcuato, mentre un’ulteriore concessione al confort e evidente nel materassino trapuntato rimuovibile che lo ricopre per tutta la sua lunghezza, e che prevede un appoggiatesta.
La sedia Deck 4699 rivela quanto Klint avesse a cuore l’aggiornamento di design storici per adeguarli alle necessità della vita contemporanea: questo modello non fu rinnovato in conseguenza di un mutare del gusto, bensi per un’esigenza di miglioramento.
Questa ideologia ebbe un impatto enorme sulle generazioni successive di designer danesi e internazionali. Klint, che aveva studiato pittura e architettura, nel 1920 aprì un suo studio, e tra le prime commissioni ricevette l’incarico di progettare gli arredi e i complementi per i musei danesi, tra i quali il Muse Thorvaldsens di Copenhagen.
I suoi progetti di mobili furono presentati a livello internazionale già dal 1929 a Barcellona, e in seguito furono esposti a Parigi nel 1937. I suoi progetti costituirono il debutto dei designer danesi e l’inizio di un’epoca in cui nomi del calibro di Hans Wagner, Ole Wanscher e Børge Mogensen avrebbero raggiunto il predominio internazionale.
Le teorie di Klint sul connubio tra modelli di mobili tradizionali ed esigenze legate allo stile di vita contemporaneo avrebbero fornito design di rilevanza duratura: “un designer può imparare a costruire un mobile un pezzo alla volta, sulla base di dati nudi e crudi, ma al contempo conferirgli una personale, diversa forma artistica, che meglio si adatta ai suoi gusti e ai suoi tempi”.
Gli studi di antropometria di Klint furono molto importanti e apprezzati ai fini della messa a punto di design ergonomici.
Inoltre, i suoi studi sulla scienza della conservazione fornirono le basi e i modelli per la standardizzazione di mensole e cassetti. In un’epoca nel quale il retro-design incontra il favore di riviste e media, il lavoro di Kaare Klint dovrebbe essere usato come riferimento e metro di paragone per giudicare queste rielaborazioni stilistiche.
La poltrona Deck 4699 è stata in produzione fino al 2008 presso la ditta danese Rud Rasmussen, poi assorbita da Carl Hansen & Son.