La curva delle gambe e lo schienale pronunciato della Chaise Longue testimoniano il costante interesse di Breuer per le forme a sbalzo, con le quali era riuscito a riscuotere tanto successo usando l’acciaio tubolare presso il Bauhaus verso la fine degli anni Venti.
La Chaise Longue faceva parte di un programma completo di sedie e poltrone e fu prodotta dapprima dalla Embru-Werke di Zurigo, città in cui Breuer visse subito dopo aver lasciato la Germania.
Nel tentativo di individuare nuove strade per produzioni su larga scala, Breuer e la Embru incominciarono a sperimentare con l’alluminio, un materiale più debole dell’acciaio tubolare, ma molto meno costoso.
Tagliandolo in senso longitudinale, Breuer riuscì a ricavare da una singola striscia di alluminio la parte frontale e i supporti posteriori della Chaise Longue.
Nel 1933, vinse il concorso della CIAM con la sua nuova serie di prodotti, che la Embru cominciò a realizzare l’anno successivo con il nome di Model 1097 per la versione in alluminio, e Model 1096 per quella in acciaio: più spesso, però, la prima era chiamata Chaise Longue 313, numero che le era stato assegnato da Wohnbedarf, il rivenditore di Zurigo.
Nel 1934, Breuer si trasferì a Londra dove trovò lavoro, insieme a Walther Gropius, suo ex direttore al Bauhaus, presso la neonata Isokon Forniture Company.
II fondatore della Isokon Forniture Company, Jack Pritchard, perseguiva una linea di design moderna e funzionale, ma il suo background era la lavorazione del legno compensato.
A Breuer fu dunque chiesto di concepire le sue creazioni pensando a questo materiale.
L’adattamento del design della Chaise Longue per la realizzazione in legno compensato forni a Breuer un eccellente punto di partenza: laddove il modello in alluminio utilizzava numerose doghe per la seduta e lo schienale, nel modello in legno queste potevano essere ricavate da un unico strato di compensato.
Gli strati, prodotti in Estonia, arrivavano a Londra imballati in casse formate a loro volta da assi di legno: tali assi, come scoprirono Pritchard e Breuer, erano perfette per ricavarvi la struttura laminata della poltrona, cosi come le “braccia” e le “gambe” tra le quali restava sospeso il compensato.
I prototipi, però, avevano poca stabilità e tendevano a barcollare. Seguendo un suggerimento di Gropius, dietro a ogni braccio fu aggiunta una sorta di “pinna” che forniva la stabilità laterale necessaria.
La Chaise Longue un raro esempio di declinazione efficace di un design, concepito in origine per un materiale, in una famiglia di materiali molto differente.
Utilizzando metodi di produzione quasi identici a quelli originali, la Chaise Longue è prodotta oggi dalla lsokon Plus, che detiene anche la licenza per la versione in alluminio.
La versione originate in metallo, con doghe di legno e una banda di acciaio piatta, invece prodotta ancora oggi dalla Embru.