Crayola e la marca di pastelli più riconoscibile al mondo.
A base di cera paraffina e pigmenti di colore, originariamente venduti in scatole da otto, i pastelli Crayola sono disponibili oggi in 120 colori e, in produzione da oltre un secolo, sono popolari come sempre,
Nel 1903, poco dopo aver allargato la loro azienda cosi da produrre matite e materiali da disegno a scopi didattici, i co-inventori e cugini Edwin Binney e Harold Smith decisero di mettersi al lavoro per creare una serie di pastelli colorati che i bambini potessero utilizzare a scuola in tutta sicurezza.
Quando furono pienamente soddisfatti della sicurezza e dell’affidabilità del loro prodotto, aggiunsero altri due ingredienti essenziali e di vitale importanza per garantirsi il successor un bel packaging e un nome che rimanesse impresso.
Alice Binney, moglie di Edwin, trovò il nome giusto, Crayola, mettendo insieme le parole francesi che significavano “gessetto” e “olio“.
Nella sua secolare storia Crayola ha mantenuto immutata la familiare confezione gialla e verde, e ancor oggi usa lo stesso design sulla carta che avvolge ciascun pastello.
Crayola cionondimeno cambia col cambiare dei tempi, adeguando e aggiornando costantemente la sua collezione, introducendo nuovi colori più attuali e togliendo dal commercio i meno popolari.
La prima scatola di pastelli, venduti a un quarto di dollaro, fu messa in commercio nel 1903 e conteneva al suo interno otto colori: rosso, blu, giallo, verde, viola, arancione, marrone e nero.
Tra il 1949 e il 1957 furono aggiunti altri quaranta colori, tra i quali albicocca, argento, giallo limone, mais, che sarebbero stati eliminati nel 1990, per lasciar spazio ad altri colori ancora.
I pastelli fuori produzione vengono eliminati anche dalla Hall of Fame Crayola, e sono indubbiamente molto ricercati dai collezionisti.
I pastelli fluorescenti, come il rosa e il magenta, sono stati molto popolari negli anni Settanta e Ottanta, mentre nel 1993 a una paletta di colori già eccezionalmente ricca fu aggiunto un improbabile colore “maccheroni al formaggio“.
II grande successo dei pastelli Crayola puo essere parzialmente ascritto alla capacità di adattarsi alle esigenze di ciascun fruitore, e all’aver saputo ascoltare nel tempo i suggerimenti di genitori e insegnanti.
Nel 1962 il color “came” fu ribattezzato “pesca“, in quanto fu ufficialmente riconosciuto che la pelle umana non sempre era di quel colore.
In seguito furono introdotti anche i pastelli lavabili, come pure altri pastelli visibili soltanto se utilizzati su carte particolari.
Queste innovazioni, non ultimo il fatto di permettere al pubblico di battezzare i nuovi colori, hanno mantenuto immutata la popolarità del prodotto presso i consumatori.
Uno studio dell’Università di Yale ha scoperto che l’odore dei pastelli Crayola figura tra i venti odori più facilmente riconoscibili dagli adulti americani.
Per i bambini, in ogni caso, restano il primo mezzo riconoscibile per la loro espressione artistica.