Il bastoncino raccoglimiele dal XIX secolo mette alla prova l’abilita dei tornitori.
Il suo design elegante e funzionale consta di una sfera di legno attaccata a un manico sottile e intagliata in profondità per raccogliere il miele.
Le sue origini sono difficili da accertare, ma la sua funzionalità è tale da aver reso l’honey dipper, come è anche chiamato, uno dei più importanti utensili di cucina.
Rotondo, ellittico, ovoidale, il bastoncino raccoglimiele è solitamente di legno a grana fine.
Lo si può, trovare anche in versioni più costose realizzate in argento, porcellana o altri materiali, più facili da pulire e duraturi.
Il motivo per cui abbia resistito al passare del tempo con così poche modifiche rimane un vero mistero, poichè la sua praticità rispetto a un semplice cucchiaino è assai discutibile.
Diversamente dal cucchiaio vero e proprio, il bastoncino raccoglimiele può essere utilizzato soltanto con mieli viscosi o cristallizzati.
La sua struttura particolare crea una maggiore superfice di aderenza per il miele, ma a meno di essere pulito in acqua bollente, il miele penetrato negli interstizi risulta difficile da rimuovere.
Nondimeno, il crescente interesse (e piacere) rivolto alle pratiche culinarie tradizionali, ha fatto si che alcuni utensili come i bastoncini cinesi e l’honey dipper, siano entrati a far parte della nostra vita quotidiana, per la quale costituiscono un valore aggiunto, immuni da qualsiasi giudizio qualitativo.
Quando alla fine del XX secolo anche il miele ha cavalcato la mode del biologico, e del ritorno alla natura, altrettanto è accaduto per il bastoncino raccoglimiele.
Decorato talvolta con motivi di api o di fiori, è stato in qualche caso oggetto di eccessi un pò sentimentali.
La sua longevità, al pari di quella del cucchiaino per lo yogurt, del coltello da pesce, della forchetta da fonduta, risulta dunque legata tanto al contesto sociale nel quale è adoperato quanto alla sua funzione.