Ludwig Lobmeyr apparteneva a una famiglia austriaca che produceva oggetti di vetro e alla quale diede il suo prezioso contributo creando un innovativo e ricercatissimo servizio di bicchieri di cristallo.
Il padre Josef, dopo essere stato apprendista presso uno zio, aveva aperto a Vienna negli anni Venti dell’800 un negozio di articoli di vetro che alI’inizio era un semplice punto vendita di oggetti prodotti in una fabbrica della Boemia.
Mentre suo fratello (anch’egli di nome Josef) si occupava dell’aspetto commerciale dell’attività, Ludwig dimostrò un’autentica passione e sensibilità per il design.
Ispirandosi ai vetri orientali, greci, romani e veneziani, ammirati a Londra in occasione della Grande Esposizione del 1851, iniziò a sperimentare con smalto e colori, sino a che nel 1856 realizza quello che più tardi prese il nome di vetro muslin.
Muslin un vetro lavorato a cristallo, delicatissimo, dello spessore di pochi millimetri, che richiedeva una complessa lavorazione, in quanto doveva essere soffiato, tagliato, inciso e lucidato a mano, con un procedimento che comportava il contributo di oltre una dozzina di abili artigiani per raggiungere la perfezione in ogni dettaglio.
Lobmeyr realizza in vetro muslin un intero set di oggetti, dalle caraffe ai calici, al servizio di bicchieri Lobmeyr crystal.
I suoi bicchieri furono accolti con grande entusiasmo dagli appassionati di vino, in quanto riducendo al minimo lo spessore del cristallo consentivano un contatto immediato tra il liquido e la bocca. Essenziale, fragilissimo, il vetro muslin ha un fascino fuori dal tempo, e non sarebbe apparso anacronistico neppure se fosse stato progettato un secolo più tardi.
Ludwig Lobmeyr fu tra i fondatori del movimento Arti e Mestieri di Vienna; divenne una soda di mecenate culturale della citta, e contò tra suoi amici numerosi artisti e scultori.
Si ritirerà dagli affari nel 1900, dopo aver avviato al mestiere il nipote Stefan Rath, affinchè portasse avanti l’innovativa manifattura del vetro.
Anche Rath ebbe molto successo: promosse un’eccellente design industriale e portò la sua azienda al cuore stesso del movimento artistico di fine secolo denominato Secessione viennese.
Ancora oggi, i collezionisti e i migliori ristoranti del mondo continuano ad acquistare i bicchieri Lobmeyer realizzati a mano.