La lampada sospesa fu progettata da Gerrit Rietveld per una delle sue prime e più importanti commissioni: gli interni della casa del Dottor A. M. Hartog, medico generico di Maarssen, vicino a Utrecht.
La lampada era costituita da quattro lampadine a incandescenza di lunghezza standard, prodotte della Philips, e sistemate in una composizione spaziale: due tubi erano appesi in verticale e due in orizzontale.
Ciascuno di essi intersecava gli altri in punti diversi, con un effetto molto simile ai mobili squadrati di Rietveld.
I tubi a incandescenza erano fissati a entrambe le estremità in piccoli blocchi di legno, appesi a cavi attaccati al soffitto.
La lampada rimase appesa sopra la scrivania dell’ufficio di Hartog fino a quando gli interni non furono distrutti dopo la sua morte avvenuta nel 1939.
La Hanging Lamp era stata progettata secondo una disposizione che Rietveld aveva già sperimentato per alcuni committenti precedenti.
Negli interni di un negozio all’inizio degli anni Venti aveva appeso a un pannello quadrato fissato al soffitto un certo numero di lampadine rotonde senza paralume e aveva nuovamente utilizzato questa idea nel 1921, per gli interni dell’appartamento di Truüs Schröder-Schrader.
Per gli interni della casa di Utrecht, nota come Casa Rietveld- Schröder, che Rietveld aveva disegnato nel 1924 con e per la signora Schröder, la lampada sospesa fu ripensata con tre lampade a fluorescenza invece di quattro.
Un’altra versione ancora più minimalista era formata da due soli tubi: questo modello apparve negli interni di casa Elling intorno al 1925.
Rietveld diede una spiegazione pragmatica alle diverse configurazioni della sua lampada: il numero dei tubi era dovuto semplicemente al fatto che nelle varie regioni olandesi si utilizzava un voltaggio diverso.
In alcuni suoi appunti accompagnati da schizzi, egli spiegava che se il voltaggio utilizzato è di 220 volt, si possono usare da tre a quattro lampade a incandescenza; se invece il voltaggio e di 110 volt, se ne devono utilizzare tre.
In ogni caso, la rivoluzionaria disposizione della lampada dimostra come il designer fosse in grado di applicare le sue idee di composizione spaziale ai vari complementi d’arredo, oltre che all’arredamento e all’architettura.
L’intersecarsi delle linee e la chiara articolazione di elementi individuali e tipica del movimento De Stijl del quale Rietveld faceva parte.
La forma della sua lampada ebbe una grande influenza: fu forse di ispirazione per design di una lampada simile, appesa nell’ufficio di Walter Gropius presso la scuola del Bauhaus di Dessau. Due versioni originali della lampada di Rietveld fanno parte invece della collezione del Museo Stedelijk di Amsterdam e del Museo Centrale di Utrecht.
La Hanging Lamp (L40) è a catalogo della ditta tedesca Tecta.