L’umile bicchiere da una pinta dalla familiare sagoma rigonfia e al tempo stesso un indiscusso simbolo della cultura dei pub britannici, una bonaria metafora di momenti felici e, nelle mani degli hooligan, un’arma pericolosa.
La mancanza di affettazione e la sagoma tonda e funzionale, ma al tempo stesso elegante, fanno del Nonic un oggetto fuori dal tempo.
II bicchiere e disponibile in diversi formati (in Gran Bretagna la misura standard e quella da 24 once fluide, che permette di contenere una pinta con tanto di schiuma) e, almeno in teoria, dovrebbe riportare un marchio del governo e una linea che indichi il livello al quale deve essere riempito.
Considerato troppo banale per essere adottato in molti bar moderni, il Nonic sta perdendo piede a vantaggio di altri modelli più attuali e associati a particolari marche di birra.
Ma a suo tempo, questo bicchiere e stato un oggetto innovativo. I bicchieri non impilabili della linea a “bordo sicuro” Nonic Safe Edge Glassware, definita tale perchè fabbricata con un vetro che non perdeva ne si scheggiava, furono prodotti a partire dal 1914 dalla Albert Pick & Company di Chicago.
II caro caratteristico rigonfiamento Ii metteva al riparo da scheggiature sul bordo, in quanto (pur se infilati uno sull’altro) i fragili bordi dei bicchieri non entravano in contatto tra di loro.
Infatti il nome Nonic, deriva da “No-Nick”, che significa dall’inglese “no scheggiatura” poiché il bordo è ispessito per evitare scheggiature o “intaccature” nel cerchio del bordo.
La successiva introduzione di una tecnica di lavorazione del vetro soffiato, basata sull’impiego di stampi di metallo che non richiedevano Ia pressa, rese possibile Ia produzione di contenitori di vetro più sottili e su larga scala.
Nel 1938, il belga Jean Vistour brevettò alcuni modelli di bicchieri impilabili ispirati al Nonic, ma che malgrado la sagoma affusolata potevano essere riposti uno sull’altro senza rischio di incastrarsi, e quindi di rompersi.
II solito rigonfiamento poneva una distanza tra il bordo di un bicchiere e quello che vi era infilato dentro.
Nel 1946 la ditta britannica Ravenhead Glass iniziò a produrre il Nonic che conosciamo oggi, offrendo un’alternativa più moderna alle pesanti caraffe da una pinta, con il manico e la superficie ondulata.
Oggi che la Ravenhead ha interrotto l’attività, il Nonic continua nonostante tutto a essere prodotto sia in Gran Bretagna sia all’estero.