II modello Provence, lungo 17,5 centimetri, non è che uno degli ottanta diversi macinapepe prodotti dalla Peugeot e realizzati in legno, ottone, acciaio inossidabile e materiali acrilici, ma è senza dubbio il più riconoscibile.
Prodotto dal 1874, è inoltre il più venduto fra i circa due milioni di macinapepe che la Peugeot mette ogni anno in commercio.
Da più di 140 anni questi utensili della Peugeot Pepper Mills, un’azienda fondata nel 1810 nella Francia orientale, hanno definito gli standard dei macinapepe, anche per la concorrenza.
L’insuperato macinapepe modello Provence appare forse meno radicale nelle forme, ma deve confrontarsi con una destinazione difficile e sempre conservatrice come la scena domestica.
Razionale nella concezione e nella produzione, il macinapepe cela in un fusto di legno tornito sia il serbatoio dei grani che un solido molino d’acciaio: piccola macchina da tavola e da cucina.
L’importanza di questo oggetto e dovuta a una convergenza di elementi stilistici, tecnici e associativi. Si tratta di uno strumento all’apparenza tradizionale la cui semplice logica del disegno, rinnovazione tecnica e il meccanismo interno trascendono lo stile.
II meccanismo regolabile, brevettato, si basa su due doppie file di denti a spirale o due file di solchi elicoidali che incanalano e convogliano i grani di pepe, prima rompendoli e poi macinandoli.
L’acciaio temprato del meccanismo assicura l’affidabilità e la durabilità che hanno reso famosi questi macinini, associati da generazioni a pasti da gourmet, alla preparazione di cibi raffinati e alla calda atmosfera delle riunioni familiari.
II leone, simbolo della Peugeot, comparve per la prima volta nel 1850 e fu brevettato formalmente nel 1858.
L’animale venne adottato per via dell’associazione di idee tra le sue possenti mandibole e le lame d’acciaio che venivano usate originariamente.
Oggi il meccanismo interno è in acciaio rinforzato, praticamente indistruttibile.
II marchio Peugeot è lo stesso che sin dal 1890 è noto grazie alle biciclette da corsa e alle automobili.
Nel 1810 i fratelli Peugeot convertirono il mulino di famiglia in un’acciaieria, e nel 1818 ricevettero la licenza per la produzione di strumenti.
Jean-Frédéric e Jean-Pierre Peugeot, diversificarono nel tempo le loro produzioni, dedicandosi con successo alla fabbricazione non solo di altri piccoli macchinari domestici, ma anche ai moderni mezzi di trasporto: prima biciclette e poi automobili.
Nel XX secolo il macinaspezie e il macinasale, dai meccanismi in acciaio inossidabile al fine di scongiurare il rischio di corrosione, ebbero molto successo, ma il nome Peugeot resta dal 1874 indissolubilmente legato al macinapepe.